È un giorno importante per la strega: sta per affrontare la valutazione del Mago Kiblik, a cui è stato affidato il compito di attribuire il titolo di Strega dell’anno. Ma per errore Betulla la trasforma in ranocchia poco prima dell’arrivo del mago. Tenterà di rimediare spacciandosi per la Strega e tentando di superare le prove di Kiblik.
Pinocchio vorrebbe partecipare alla Parata dei Folletti, ma è troppo pigro per esercitarsi a far volteggiare il cappello. Ed è convinto che non riuscirà mai a farlo. Così decide di barare, prendendo il cappello magico di un Leprecauno. Sarà proprio lo gnomo a spronarlo ad allenarsi e a riuscire nell’impresa.
Pinocchio e Volpek devono recuperare il pallone di Finny, finito accidentalmente in casa del terribile orco Barba-Rossa, che ha la fama di essere il più feroce del Villaggio Incantato. Conoscendolo meglio, scopriranno che si tratta in realtà di un tipo gentile e pacifico, che finge di essere un cattivone per non perdere la faccia.
Pinocchio scopre una casetta abbandonata e vorrebbe usarla come tana segreta per sé e per Lumignolo. Ma Volpek li smaschera e tutti restano delusi dal comportamento del burattino, che decide di costruirne un’altra tutta sua. Il ritorno della legittima proprietaria della casetta metterà tutti nei guai.
Pinocchio e Lumignolo vogliono conoscere il futuro consultando la sfera di cristallo che si trova nell’emporio di Alì Babà. Ma la Strega la compra prima che i due amici riescano a metterci sopra le mani. Così decidono di sfruttare la naturale capacità di Cookie di intenerire tutti e di ottenere senza sforzo ciò che vuole. E la mandano a casa della Strega. Meritandosi una bella lezione.
I bambini del Villaggio Incantato sono convinti che Pinocchio sia un eroe perché Lumignolo ha raccontato loro che ha messo in fuga un terribile mostro del bosco. In realtà, le cose non sono andate proprio così, ma il burattino non riesce a dire tutta la verità. E rischia di cacciarsi nei guai, per colpa di Volpek.
Uno scherzo architettato da Lumignolo movimenta la giornata al Villaggio Incantato. Il giovane orco riesce a convincere tutti o quasi che il ranocchio trovato per caso sia in realtà un principe azzurro vittima di un incantesimo della Strega. È convinto di essersi inventato tutto, ma la realtà non è poi così distante dalla fantasia.
I bambini del Villaggio Incantato sono felici ed emozionati per l’uscita del secondo volume del libro “Amore e Cavalleria” e per la visita dell’autrice, la fata Mina Temperina. Solo Pinocchio e Volpek non sembrano interessati. In realtà Volpek adora quel libro, ma lo legge di nascosto. E Pinocchio si farà presto prendere dalla passione per la lettura.
Betulla è convinta di aver fatto per sbaglio un incantesimo su Pinocchio: il naso del burattino si è allungato e non segnala più le sue bugie. In realtà l’incantesimo è stato lanciato dalla Strega, a caccia del colpevole di un brutto scherzo, fattogli appunto da Pinocchio, anche se involontariamente. Approfittando della momentanea “impunibilità”, il ragazzino di legno spara bugie a ruota libera e fa scherzetti a tutti. Ma ben presto la verità verrà a galla.
Lumignolo dichiara il suo amore a Leonia mandandole una “corteccia d’amore” un bigliettino di legno pressato, ma non ha il coraggio di firmarlo. Spinetta e Ortica, indispettite con lui e con Pinocchio perché hanno rovinato la loro giornata col principe Filiberto, intercettano il biglietto e lo usano per far loro uno scherzo.
Il gendarme ha arrestato un pericoloso malvivente, Malandrinus, che ruba veloce come un lampo grazie a un anello magico. Proprio l’anello, prova regina contro il cattivone, finisce tra le zampe di Miciok e di conseguenza dei suoi amici. Potrebbe rivelarsi una catastrofe, ma tutto si risolverà per il meglio.
È il Giorno dei Marmocchi. Uno dei bambini, estratto a sorte, sarà re del villaggio per un’intera giornata. Volpilla trucca l’estrazione per fare in modo che sia Volpek a vincere. E questi ne approfitta per tiranneggiare usando un quaderno magico che trasforma le persone in asini. Ma Pinocchio e i suoi amici riusciranno a tirarsi fuori dai guai.
Il villaggio celebra la Festa della Primavera con un fantastico spettacolo degli Elfi Acrobati. Ma un incidente provocato involontariamente da Volpek, Pinocchio e Lumignolo fa arrabbiare la Strega. I pasticci che ne seguono modificano completamente il corso dei festeggiamenti.
La Strega ha organizzato un Sabba con due colleghe. Betulla non è stata invitata, ma la sua curiosità la spinge a infrangere le regole e a seguirla nel bosco per dare una sbirciatina.
Gli abitanti del Villaggio temono la presenza nel bosco di un gigantesco e all’apparenza cattivissimo orco. Solo Cookie, che lo ha incontrato, sa che si tratta di una creatura buona e inoffensiva. E troverà il modo di convincere tutti a lasciarlo in pace.
Finny, Pinocchio e Betulla incontrano Albàzia, una vecchina dai modi ambigui che li trattiene in casa sua con mille scuse. Finny riuscirà a distrarla con le sue incredibili doti di narratore. Alla fine, si scoprirà che la vecchina non aveva cattive intenzioni, voleva solo un po’ di compagnia.
Al Villaggio arrivano Marcellina e il suo circo “Minusculus”. La star è Mister Bibù, un simpatico orsetto acrobata. Betulla e Pinocchio pensano che dovrebbe vivere in mezzo alla natura e tentano goffamente di farlo tornare dalla sua famiglia.
Uno gnomo cattivone arriva al Villaggio e comincia a imprigionare tutti gli abitanti in un incantesimo: si ritrovano a vivere il loro incubo peggiore. Ma Betulla riuscirà a smascherarlo e a mandare a monte i suoi loschi piani.
Volpek e Miciok litigano, così il gatto sceglie Pinocchio come suo nuovo migliore amico. Ma la sua indole troppo servizievole mette in imbarazzo il burattino, che troverà il modo di farlo riappacificare con il suo migliore amico di sempre.
Krog, il giovane nipote di Barba-Rossa arriva al Villaggio Incantato dichiarando di essere un orco carnivoro e di cacciare le sue prede nei boschi. Lumignolo, che è vegetariano come tutti gli altri orchi, è la preda perfetta per le sue bugie.
Lumignolo, armato di mattarello, dimostra il suo coraggio e la sua tenacia affrontando in duello il fantasma del Cavalier Feroce. Guadagnandosi così il suo rispetto e la sua amicizia.
Pinocchio e Lumignolo sono convinti di aver involontariamente trasformato Volpek in ragno e chiedono aiuto alla Strega. Che tenta senza risultato un contro incantesimo. Così decide di rivolgersi al Mago Kiblik.
Pinocchio, trasgredendo al divieto di entrarci, va al Boschetto Prezioso e stacca un rametto dell’Albero della Vita per costruirsi una fionda. Questo provocherà la morte dell’albero magico, ma fortunatamente anche la sua rinascita.
Volpek e Pinocchio spingono con dei sotterfugi la Strega e la Fata Turchina a sfidarsi a duello per stabilire chi sia la più forte delle due. Chiaramente, verranno scoperti e puniti a dovere.
Volpek, per sfuggire alla richiesta della madre di suonare il violino in pubblico, si ritrova nel Fosco Bosco dove si imbatte nel famigerato Lupo Cattivo. Le cose si mettono male, ma il figlio del Lupo, Biagio, Pinocchio e Betulla troveranno il modo di evitare il peggio. L’arma segreta? Il suono straziante del violino del volpacchiotto.
Pinocchio si approfitta un po’ di Betulla e delle sue abilità di maga. I due arrivano a litigare. Nel tentativo di recuperare la sua amica di sempre, il burattino ne combinerà una delle sue. Ma come sempre riuscirà a rimediare.
Con l’aiuto di Mina Temperina, Azzurro dimostra a Volpek e agli altri di possedere tutte le qualità di un vero principe. Prima tra tutte: il coraggio.
Pinocchio accetta la sfida di Volpek e ruba un paio di mutandoni al Lupo Cattivo. Non sa che sono i suoi preferiti, anche perché li ha ricamati con le sue zampe. Anche la Strega sembra apprezzarli molto. E il burattino si ritroverà in un bel guaio.
L’arrivo di Cappuccetto Viola, abile cacciatrice di lupi, mette in pericolo il piccolo Biagio e il suo famigerato papà.
Per amore di Biagio, il Lupo Cattivo cerca di cambiare vita: niente più caccia, niente più scatti d’ira. Ma presto la sua natura tornerà a fare capolino.
A causa di una pozione mal riuscita, la Strega è diventata una Fata. Chiaramente a disagio, tenta di tutto per tornare nei suoi cattivissimi panni.
Oggi al Villaggio Incantato si festeggia come tutti gli anni il “Giorno di Collodi” e gli abitanti sono pronti a divertirsi. E quando arriva un giostraio con le sue attrazioni tutto sembra pronto per la festa. Ma non tutto andrà liscio: il giostraio vuole vendicare un torto subito trenta anni prima dall’allora giovanissima Volpilla e ha intenzione di rubare il Pesce d’Oro.
Torna al Villaggio Incantato, sotto mentite spoglie, il famigerato ladro Malandrinus. Vuole impossessarsi della preziosa spilla di Albuza e per questo manipolerà gli amici di Pinocchio. Ma il burattino riuscirà a smascherarlo.
Al Villaggio Incantato spopola un nuovo giocattolo: lo Gnomo Burlone. Pinocchio ne vorrebbe uno e prende quello di Volpek. Ma non lo tratta con delicatezza e il pupazzo si arrabbia, e insieme a lui si infuriano tutti gli altri. Un bel problema per gli abitanti.
Lumignolo e Pinocchio combinano uno dei loro soliti pasticci: versano una pozione magica su un dolce fatto dalla Strega, trasformandolo in una bimba. Zolletta, così verrà chiamata la piccola, è convinta che la Strega sia la sua mamma e quando qualcosa la delude o la fa arrabbiare comincia a crescere a dismisura. Un bel guaio!
Pinocchio incontra Tiburzio, menestrello e insegnante di musica che vuole aiutarlo a suonare il flauto per un compito a scuola. Ma l’invidia di Volpek metterà a entrambi i bastoni tra le ruote.
La principessa Beatilde entra in contatto con un corno di liocorno e comincia a trasformarsi in un esemplare di cavallo magico. Pinocchio e Betulla, con l’aiuto di Farfalla e di Volpek, riusciranno a spezzare l’incantesimo e a salvare la loro reale amica.
Durante una litigata con suo fratello, Betulla lancia senza volerlo un incantesimo su un pentolone. Lumignolo viene catturato e rischia di diventare l’ingrediente di una ricetta. Ma Pinocchio troverà il modo di salvare il suo migliore amico.
Per rimediare a uno dei suoi soliti pasticci, o meglio, per non essere tradito dal suo naso, Pinocchio si rivolge a Tremotino, che ne approfitta subito. Ma con l’aiuto dei suoi amici il burattino riuscirà ancora una volta a tirarsi fuori dai guai.