Vecchie e nuove reclute sono chiamate a confrontarsi con nuove sfide, come il mimetizzarsi sul campo o portare a termine la corsa zavorrata. Non mancheranno però neppure momenti di tenerezza fra alcune reclute e piacevoli sorprese, come l'apertura di uno spazio ricreativo dove riprendere fiato dalla dura formazione militare.
L'avventura de "La caserma" si avvia alle sue battute finali. Un'incursione notturna con tanto di buste "segrete" porterà all'elezione di comandanti e vice comandanti delle due squadre, quella rossa e quella blu, che avranno la responsabilità del comportamento del proprio gruppo e dovranno prendere decisioni cruciali.
È arrivato l'epilogo del mese di addestramento e le reclute devono cimentarsi in una sfida a coppie. Dopo aver imparato a costruire una barella, una "tombolata" e una serata danzante, giunge il momento di scoprire qual è stata la squadra migliore. In vista della cerimonia finale, poi, tanti i preparativi. In chiusura, le reclute commenteranno il loro percorso in caserma, fra abbracci e saluti calorosi.
In un distaccamento tendato situato al di fuori della caserma "Carlo Alberto" di Vinadio (CN), scelta per ospitare quest'anno istruttori e partecipanti, vengono esaminati attentamente 24 ragazzi e ragazze tra cui selezionare le nuove reclute. Solo 18 di loro, però, saranno giudicati idonei ad affrontare il duro percorso, sia dal punto di vista fisico che psicologico, che li vedrà impegnati per diverse settimane. Il training che li attende comprende una varietà di attività, dallo svegliarsi all'alba per rifarsi il letto con il sistema del 'cubo' alle esercitazioni fisiche, dallo studio della storia alla responsabilità del piantone. Una volta selezionate, le reclute vengono suddivise nelle squadre dei Puma e dei Falchi, pronte a sfidarsi per conquistare il diritto di restare in caserma per un'altra settimana ed evitare il rischio di eliminazione. La squadra che perde, infatti, deve salutare il membro considerato 'meno idoneo' dagli istruttori.
Non c'è più tempo per ambientarsi: la seconda settimana in caserma è segnata da un po' di 'maretta' nelle camerate a causa di nuovi incarichi che creano qualche tensione di troppo. Gli istruttori, inoltre, hanno deciso aumentare il coefficiente di difficoltà e mettere le reclute alla prova con sfide che richiedono non solo agilità e sforzo fisico, ma anche resistenza mentale e strategia. A rendere delicata la situazione, in realtà, arrivano anche l'introduzione del "registro del piantone" e di nuove figure chiamate a tenere ordine e disciplina tra i commilitoni come la "recluta di servizio". In più Falchi e Puma devono eleggere i propri capisquadra. Insomma, tra le reclute non mancano motivi di attrito ma bisogna mantenere il team coeso, altrimenti si rischia l'eliminazione: ci vuole concentrazione per affrontare le prove settimanali, necessarie per determinare chi dovrà lasciare "La Caserma".
Una nuova eliminazione e una nuova settimana di addestramento attendono le reclute, giunte ormai a metà del loro corso. La tensione cresce, dunque, e con essa anche l'impegno per dimostrare agli altri le proprie capacità e la propria determinazione. La più 'decisa' a farsi valere è la recluta Romano, che però tra una lite e un canto, riesce a inimicarsi mezza truppa. Si inaspriscono anche le esercitazioni fisiche, che mettono sempre più a dura prova l'autostima di alcuni ragazzi e ragazze, supportati però dai compagni e anche dagli istruttori. Sono loro, infatti, a organizzare una serata conviviale che permette ai giovani protagonisti di conoscere un gruppo di Alpini. Le loro gesta sono raccontate da un ospite speciale, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo. Nelle camerate crescono malumori e dissapori: mentre una squadra cambia capitano, un'altra deve cedere un proprio membro ai diretti competitor, rimasti in inferiorità numerica.
Non c'è riposo per le reclute: che si tratti di storie d'amore alle prime battute o esercitazioni notturne nei boschi piemontesi, c'è poco tempo per dormire. E sono giorni 'a tutto fuoco'. Alcune coppie stanno rinsaldando le proprie relazioni cercando di trascorrere insieme ogni momento utile - soprattutto dopo il suono del silenzio - altre invece sembrano nascere all'insegna degli equivoci. Di fatto, la terza settimana di addestramento vede le reclute strette tra le difficoltà per le prove da sostenere e le emozioni che arrivano con le lettere da casa e con i momenti trascorsi con i compagni. Ogni giorno in più in caserma, però, è per tutti un modo per mettersi alla prova e conoscersi meglio, almeno per chi è disposto a mettersi davvero in discussione. Occhio alla recluta Ermini: quando il gioco si fa duro, i duri iniziano davvero a giocare... Ma l'ultima, decisiva e sorprendente parola spetta agli istruttori.
L'addestramento volge al termine: ultime esercitazioni e ultime lezioni per le reclute che devono approfittare di ogni prova, individuale e di squadra, per dimostrare agli istruttori di meritare un posto in caserma. La stanchezza, ovviamente, si fa sentire, così come la nostalgia di casa; i superiori lo sanno bene e decidono di 'mettere in palio' una visita da parte dei propri affetti per il team migliore. Un'occasione che crea momenti di serenità per qualcuno, facendo invece entrare in crisi qualcun altro. Le emozioni, però, non devono distogliere dall'obiettivo finale: non c'è più margine d'errore e basta ormai pochissimo per essere eliminati...
Sono rimaste in 13 a contendersi il titolo di migliore recluta del corso di addestramento: in palio non solo la gloria per aver convinto gli istruttori con la propria determinazione, ma anche la soddisfazione di essere arrivati alla fine del percorso. E questa è già una vittoria per tutti. Ma nell'ultima settimana da commilitoni, più che lo sforzo e la tenacia, prevalgono i sentimenti e le emozioni: vedere i superiori appagati e commossi per le conquiste ottenute dalle proprie reclute fa battere forte il cuore di tutti. Tuttavia, l'attenzione di ciascuno è rivolta ai verdetti finali... Mai dare nulla per scontato ne "La Caserma"!