Tirolo, 1450. La vicenda inizia alla vigilia di una grande battaglia che vedrà opposti i principi fedeli al Papa, guidati dal vescovo di Bressanone Cusano, e i principi fedeli agli Asburgo, comandati dal Barone di Castelrovo e dal suo più influente sottoposto, Raniero di Rottenburg. La battaglia imminente rappresenta anche il "battesimo del fuoco" per il giovane Marco di Manforte, figlio adottivo di Raniero e della moglie Isabella. Marco, figlio naturale di Riccardo, è il legittimo erede del feudo di Monforte. Alla morte del padre, che Marco crede ucciso dai pericolosi ribelli della Freccia Nera, il ragazzo è stato cresciuto da Raniero che come suo tutore guadagnò il titolo di signore di Monforte. La battaglia rappresenta un'occasione anche per Raniero: se riuscirà a rapire la giovane Giovanna Bentivoglio, per darla poi in sposa a Marco, potrà così ottenere il controllo del feudo di Fanes, un territorio strategico nella scacchiera del conflitto fra i due schieramenti.
Marco e Giovanna sono prigionieri della Freccia Nera. Il loro capo, Braccio Squarcialupi, propone a Raniero uno scambio: rilascerà Marco se verrà liberato Alessio, un ribelle prigioniero a Monforte. Raniero finge di accettare, ma tende un agguato alla Freccia Nera. Al momento dello scambio, Marco viene ferito. Riportato al castello, il giovane confida al patrigno che Giovanna è prigioniera di Braccio ma, giunti sul posto, i soldati trovano il campo deserto. Raniero allora, su suggerimento di Magdalia di Toblach, un'alleata di Bressanone che trama contro il Vescovo, fa cercare Giovanna al convento di Torrealta. La ragazza viene però messa in salvo da Alessio e condotta al nuovo nascondiglio della Freccia Nera. Marco, messo al corrente dell'accaduto dal piccolo Petruccio, amico di Giovanna, la raggiunge, ma lei si rifiuta di seguirlo, almeno finché starà dalla parte di Raniero. Più tardi Marco, informato da Braccio della verità su Raniero, affronta il patrigno, che lo fa imprigionare.
La Freccia Nera assalta un convoglio di Raniero, il quale, per punirla, organizza una spedizione contro i contadini, colpevoli, secondo lui, di essere complici dei ribelli. Intanto Marco e Giovanna si recano alla Baita di San Giusto, dove sparirono i genitori della ragazza. Marco quindi, per porre fine alle rappresaglie e alla guerra, consiglia a Braccio di assaltare il castello di Castelrovo dove presto si riuniranno i principi vicini a Raniero. Per entrare indisturbati al castello, però, è necessario procurarsi le mappe dei sotterranei, custodite nel Monastero dei Cavalieri Teutonici. Dopo varie peripezie, Marco e gli altri riescono a recuperare le mappe, anche se vengono scoperti e Braccio, per salvarli, perde la vita. Marco diviene il nuovo capo della Freccia Nera, ma Alessio, geloso del successo di Marco e del suo amore con Giovanna, tradisce gli amici rivelando il loro nascondiglio a Raniero...
Raniero sferra un feroce attacco al campo della Freccia Nera, uccidendo i ribelli. Marco riesce a fuggire, mentre Giovanna viene catturata. Raniero ha nuovi progetti per la contessina Bentivoglio: ha infatti deciso di donarla in sposa al Duca di Castelrovo, in modo da porre fine alla guerra e rinsaldare i suoi rapporti con il Duca. Marco, intanto, si introduce nel castello per liberare l'amata. Giovanna però non vuole scappare subito. Ha capito che un uomo di Bressanone ha tradito, e il Vescovo potrebbe essere in pericolo. Per scoprire il traditore Giovanna invia una missiva galante a Goffredo di Lanes, apprendendo da lui che il traditore è il capitano Niedrist. Avverte subito Marco, ma subito dopo una recluta, Mayr, aggredisce Cusano, che, pur ferito gravemente, si salva grazie all'intervento di Marco. Cadono i sospetti riguardo al capitano. Marco, a questo punto, pensa che Giovanna abbia tradito Cusano, e addolorato per l'accaduto cade tra le braccia della fascinosa Magdalia.
Nel Castello di Castelrovo, Giovanna viene presentata al Duca. L'uomo le dona una collana e la contessina scopre, con orrore, che è la stessa che portava al collo la madre il giorno della morte. Giovanna capisce così è lui l'assassino dei suoi genitori. Al rifiuto espresso da Giovanna per il matrimonio, il Duca la fa imprigionare nella miniera di Lagoscuro. Quando Marco lo scopre decide di rifondare la Freccia Nera con nuovi uomini e tentare di liberare con loro Giovanna. I superstiti della Freccia, Frà Biagio e Cuoca, e il rinato Alessio, si uniscono a lui. Intanto Raniero ha escogitato un piano diabolico: far credere a Giovanna che Marco di Monforte sposerà Magdalia di Toblach. Il piano si attua, e Giovanna viene a sapere che presto verranno celebrate le nozze. Quando la Freccia Nera assalta la miniera e libera i prigionieri, manca solo la fanciulla. Ha deciso di tornare a Monforte e sposare il Duca di Castelrovo.
A Monforte viene trovato il corpo senza vita di Marco. Raniero ordina che sia sepolto come un guerriero accanto alla madre, Isabella. Nel frattempo, gli uomini di Marco sono nascosti nel bosco in attesa che l’intruglio di Cuoca cessi il suo effetto e lui possa risvegliarsi. Così, mentre si sta celebrando il matrimonio di Giovanna con il Duca, la Freccia Nera irrompe, Marco trafigge il Duca e fugge con l’amata. Raniero ucciderà il Duca ferito per convincere l’Imperatore a distruggere Bressanone. Giovanna e Marco tornano da Cusano, ma Magdalia continua a tramare e fa arrestare Giovanna come traditrice. Tenta anche di ucciderla, ma il piano è sventato. Sta per iniziare la battaglia ma, per evitare spargimenti di sangue, Marco affronta Raniero da solo, battendolo e consegnandolo a Cusano: non sarà la vendetta ma la giustizia a decidere del suo destino. Il conte del Tirolo decide di rinunciare a qualunque pretesa sui territori di Bressanone. Marco e Giovanna possono finalmente sposarsi.
