È l'inverno del 1919 e Gramsci e Togliatti incontrano Terracini. Ispirati dai grandi moti rivoluzionari della Russia leninista, i tre fondano "L'ordine nuovo", organizzano consigli e indicono scioperi per migliorare le condizioni di vita di operai, braccianti e contadini. Durante uno scontro a Livorno nel 1921, nel corso del XVII Congresso del Partito Socialista, viene sancita la nascita del Partito Comunista Italiano.
Primavera 1922: Gramsci parte per Mosca, dove rappresenta il Partito Comunista d'Italia alla Terza Internazionale. Proprio nella capitale russa, caduto malato e ricoverato, incontra Giulia Schucht, violinista, che diventerà sua moglie. Il 6 aprile 1924 Mussolini indice nuove elezioni e Gramsci, eletto deputato, può rientrare in italia, dove continua la sua battaglia politica. Nel frattempo, a Mosca, Giulia partorisce Delio e, in autunno, Gramsci riesce a far venire in Italia moglie e figlio. La situazione nel Paese tuttavia è troppo difficile e Giulia decide di tornare in Russia con Delio: Gramsci, alla stazione, capisce che non li rivedrà più.
Il deputato del Partito Comunista Antonio Gramsci, assieme ad altri politici oppositori del regime fascista, viene mandato al confino sull'isola di Ustica. Gramsci è poi trasferito in un penitenziario di Roma dove, sottoposto a numerosi interrogatori, viene condannato in via definitiva a vent'anni di reclusione. Durante la prigionia, scrive i celebri "Quaderni" e le "Lettere dal carcere".
Ultima puntata dello sceneggiato sulla vita di Antonio Gramsci, realizzata anche con filmati originali di repertorio. Dopo la condanna del Tribunale Speciale Fascista a vent'anni di reclusione, Gramsci era stato trasferito a Roma da Ustica. Il 21 aprile 1937 gli era stata concessa la libertà condizionata per gravissimi problemi di salute, ma il leader comunista versava ormai in condizioni disperate: morì il 27 aprile 1937 a causa di un'emorragia cerebrale, all'età di 46 anni.