Tamina ha 13 anni e, insieme alla sua famiglia, ha dovuto lasciare l'Afghanistan e la sua migliore amica Aisha a seguito dell'invasione talebana. Il primo giorno di scuola, Tamina conosce dei nuovi amici, Elena, Jacopo e Marie-Jeanne, ed incontra Roberto, ex fidanzato di Elena, dal quale rimane affascinata. La passione di Tamina è il calcio, ma Frank, il capitano della squadra della scuola, l'Atletico, non accetta nessuna concorrenza e non vuole farla giocare con loro.
Tamina è determinata a creare una squadra e nascono i Golden Eagles. Dopo non poche insistente riesce a convincere il preside ad organizzare uno spareggio con l'Atletico: la squadra migliore rappresenterà la scuola al torneo. Allo stesso tempo, per superare le proprie paure, decide di prendere lezioni di nuoto, ma la piscina del paese si rivela essere proprio della famiglia di Roberto: anche se non vuole ammetterlo il ragazzo le piace.
Tamina e i Golden Eagles iniziano a cercare un campetto in cui allenarsi, ma Frank gli mette i bastoni tra le ruote, prenotando l'unico campo disponibile in paese. Nonostante le crescenti difficoltà Elena trova una soluzione: un campetto dismesso e abbandonato che sistemano e su cui iniziano ad allenarsi. Ma per Tamina il calcio non è l'unica preoccupazione: ha sentito che Annina, la signora che li ospita, costretta dalla figlia li vorrebbe mandare via di casa. La madre di Tamina, per consolare la figlia, organizza una cena con gli amici a cui partecipa anche Roberto.
Tamina e le Golden Eagles cominciano ad allenarsi, ma si scontrano con il proprietario del campetto, che li caccia. Nel frattempo a scuola si verificano una serie di furti e Frank e i suoi amici accusano Elena, il cui padre è in prigione per questo motivo: ferita da quello che si dice di lei, Elena abbandona la squadra. Per non lasciare che il suo sogno si infranga, a Tamina non resta che trovare il colpevole. Una volta risolto tutto va in piscina per la sua prima vera lezione e, presa dall'entusiasmo per essere riuscita a nuotare, bacia Roberto, scappando via subito dopo.
Tamina è sconvolta per il bacio dato a Roberto e Aisha, la sua migliore amica afghana, le consiglia di parlarne con Elena. Tamina non riesce a decidersi, prima vuole chiarirsi con Roberto, ma i due vengono visti da Frank, che fa loro una foto in cui sembra che si stiano baciando, e ricatta Tamina: o i Golden Eagles si ritirano dal torneo, oppure la foto arriverà a Elena. Tornata a casa, Tamina riceve una terribile notizia: Samir, il papà di Aisha e suo ex allenatore di calcio, è stato ucciso dai talebani.
Tamina è in lutto per Samir e i Golden Eagles, per tirarla su di morale, la eleggono capitana della squadra. Intanto Tamina, sicura che Roberto sappia della foto, lo accusa di essere come Frank e chiude definitivamente con lui. La pressione del ricatto si fa sempre più forte e Tamina è messa alle strette: è costretta a confessare tutto a Elena.
Elena è arrabbiata con Tamina e non le rivolge più la parola e pian piano, anche gli altri membri dei Golden Eagles cominciano ad allontanarsi, lasciando la squadra. Tamina è a pezzi, sola, senza più la possibilità di inseguire il suo sogno. Un giorno, trova nello zaino un bigliettino che le dà appuntamento in spiaggia per cercare di chiarire le cose e rimettere su la squadra: all'appuntamento si presenta, in modo del tutto inaspettato, Elena.
Elena e Tamina si chiariscono e decidono di giocare richiamare gli altri per giocare la partita, che si svolgerà quel pomeriggio stesso. I Golden Eagles si ricompattano e si battano accanitamente contro l'Atletico, in una partita che li vede in perfetta parità, fino a quando Tamina non segna il rigore definitivo. Dopo la partita Elena confessa a Tamina che in fondo a lei piace Jacopo e la incoraggia ad andare da Roberto: è stato lui a far trovare il bigliettino per andare sulla spiaggia. Tamina corre da Roberto e lo bacia.