Nell'inverno del 1914 l'idea di una guerra rapida e di movimento si infrange contro la potenza di fuoco dei cannoni e dell'artiglieria. Il conflitto si trasforma in una guerra di logoramento combattuta in gran parte nelle trincee. Di fronte alla necessità di guidare le grandi masse di soldati, di controllare e dirigere i loro sentimenti, così come quelli di tutta la popolazione, ogni governo belligerante scopre il valore strategico della propaganda. Vengono utilizzati tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Fotografie, giornali, cartoline, disegni satirici. In Italia la propaganda viene inizialmente rivolta al fronte interno, cioè quello dei civili. Per vincere la guerra bisogna trovare risorse. Tra il 1914 e il 1918 lo stato italiano ricorre a sei prestiti di guerra nazionali che verranno pubblicizzati con grandi manifesti appesi nei teatri, nelle stazioni ferroviarie, sui muri delle città.
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Giovanni Belardelli | Guest Star |