Con Inaho alle costole, Camille non trova di meglio che andarsi a rifugiare proprio nello scheletro di piramide dove Rasputin e Saint Germain stanno tentando di attirare il Dio Stellare. L’accanimento delle due rivali, intente a impedirsi l’una con l’altra di bagnare col sangue le ceneri del Master, si sfoga dunque tra le impalcature e le travi metalliche della struttura in costruzione. Alla fine è ancora una volta Inaho a spuntarla. L’ennesima rinascita di Mosquiton però, a quanto pare, si combina con la trappola predisposta da Rasputin per richiamare l’attenzione del Dio Stellare. Qualcosa infatti giunge proprio in quel momento: cominciano a materializzarsi piramidi contemporaneamente nelle maggiori città del mondo, Londra, Roma, Parigi, New York, Tokyo e Shanghai. Viene così ripristinato il canale etereo che collega la Terra alla Luna, e Rasputin può sfruttarlo dando il via con i suoi macchinari al processo di Trasposizione, che porta la piramide di ferro (con tutti coloro che vi stanno dentro) a “fondersi” con quella sulla Luna.