Notte d'agosto, una barca approda su una spiaggia a Palermo. Sulla sabbia, il cadavere di una donna: il viso è sfigurato e tra le mani, ha una coda di cavallo. Terio Mangiaracina e i pescatori sono gli unici testimoni e forse, autori del delitto. Ferragosto è vicino e come sostiene una delle trasmissioni televisive più in voga, si può scegliere un colpevole qualsiasi e riparlarne a settembre.
Fan della trasmissione TV è Fana, la prosperosa sorella di Terio, poliziotta mancata che non si perde un giallo nazionale, la quale suggerisce di anticipare le indagini ufficiali e cercare la verità autonomamente. Nasce così la Mangiaracina Investigazioni, agenzia abusiva secondo il disinvolto stile cittadino. Come sede, viene scelta l'antica cucina di maioliche regno della madre Assunta.
La vittima era portiera di un'antica palazzina e anche una nota fattucchiera. Terio e Fana, fingendosi aspiranti portieri, si trasferiscono a lavorare lì. Ma al complicato delitto se ne aggiunge un altro, mentre Terio si perde in un amore che, a detta della sorella, gli toglie ogni lucidità. Per fortuna, il cugino carabiniere Nofrio, emigrato di ritorno a casa, lo aiuta.
Fra malocchi, tradimenti e vertigini amorose, tutto si complica. Terio riceve una brutta sorpresa, mentre gli indizi e le sensazioni sgangherate s'incastrano nella sua mente, anche grazie alla mamma Assunta, fino a fare arrivare l'improvvisato investigatore alla verità. Che non sarà dolce come sperava ma, per la sorella Fana, sarà l'inizio di una nuova carriera.