C’è stato un momento, tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, in cui sembrava che Ben Stiller fosse ovunque. Era l’uomo con la zip incastrata nei pantaloni. Quello che rompeva l’urna della suocera. Che cercava disperatamente di piacere ai genitori della fidanzata… e falliva. Sempre. Con grazia. Per anni, Hollywood l’ha venduto come il “tipo goffo”, lo sfigato adorabile, il punching ball della commedia americana. Ma se guardi più da vicino, ti accorgi che non era solo quello. Anzi, forse non era quello per niente. Ben Stiller è uno che è cresciuto in mezzo ai riflettori, ma ha passato la vita a cercare uno spazio dove potesse raccontare il mondo a modo suo.