C'è una bambina che ride davanti a una telecamera. È seduta nella sua cameretta, piena di peluche, con le pareti rosa e un sorriso perfetto. Fa uno sketch divertente, racconta cosa ha mangiato a colazione, balla su una canzoncina virale. Sotto quel video, 80.000 like. E tra i commenti, uno dice: ‘Sei bellissima, amore mio, vorrei essere lì con te’. La bambina ha otto anni. Quell’uomo, no. Oggi parliamo di questo. Di bambini che sono diventati prodotti. Di genitori che gestiscono brand costruiti sulla vita dei propri figli. Di un’industria che sembra innocua, colorata, piena di glitter... ma che sotto sotto ha lo stesso odore stantio dell’Hollywood degli anni '90. Solo che stavolta non c’è un set, non c’è un copione. C’è casa. E una telecamera accesa. Sempre. Oggi parliamo dell'industria dei KID INFLUENCER.