Olga è infelice per via del matrimonio forzato e diventa alcolista, umiliando pubblicamente Tonio nel night club di don Rosario. Tonio decide di punire Olga per l'offesa ma scopre che è incinta di lui. Ora è felicissimo e promette alla moglie che andranno a vivere in Svizzera sotto falso nome, in cambio che lei si disintossichi dall'alcool. Melina è costretta a vivere sola e sotto copertura in una villa di Perla, un borgo sul lago di Garda, con i figli che crescono lontani da Santi, che intanto ha fatto arrestare il banchiere Ippolito Squisito che, deciso a collaborare, si è salvato miracolosamente ad un attentato compiuto da un gruppo di killer mentre veniva scortato al palazzo di giustizia. Tonio scopre casualmente che Micky ha ucciso Nella ed è complice di don Rosario per tradirlo. Furente, spara 4 colpi a Micky, uccidendolo. Quando torna a casa, Olga capisce tutto e fugge dalla loro villa. Il giorno dopo torna per prendere le sue cose e annuncia a Tonio di volerlo lasciare e che ha abortito, per non mettere al mondo un altro mafioso. Tonio non se la sente di fermarla. Intanto Melina, in gita coi suoi figli, scopre che le cassette di sicurezza dell'ufficio postale di Desenzano del Garda hanno una chiave identica a quella che gli ha consegnato Nella in segreto. Scopre così il filmino pornografico riguardante il senatore Galimberti, divenuto di recente ministro di grazia e giustizia. Don Rosario invece si ritrova in auto il cadavere mutilato di Micky e, terrorizzato, chiama don Calogero, minacciando di collaborare con la giustizia se non uccideranno Tonio. La cupola mafiosa convoca Tonio in Sicilia: l'ordine è di fermare il giudice Santi Fortebracci, che sta dando troppi problemi all'organizzazione. Don Rosario intanto viene arrestato da Santi nella sua villa, mentre tentava la fuga su un'auto, che è esplosa appena uno dei suoi picciotti era salito: è chiaro che Cosa nostra voleva morto il boss perché si era messo contro Tonio. Don Calogero fa rapire la