In una cittadina di provincia si incendia il capannone di una compagnia di comici. Il capocomico Campese si reca dal Prefetto per invitarlo a presenziare in segno di solidarietà al suo spettacolo, ospitato in via eccezionale al teatro comunale. Ne nasce un vivace contraddittorio sui rapporti fra teatro e Stato; alla fi ne, indispettito, il Prefetto nega la sua presenza e offre un foglio di via. Al suo posto Campese prende la lista delle persone in attesa di udienza, che il prefetto, insediato da poche ore, non conosce. In mano ai comici, la lista diventa una minaccia: quelli che si presentano, ciascuno con un caso drammatico, sono persone reali o attori travestiti? Neanche la morte di uno di loro scioglie l’enigma: con la sua sola esistenza il teatro insidia la logica degli apparati.