Fabrizio De André, in una delle sue più celebri canzoni, racconta la storia di un nano che, stanco e incattivito dalle provocazioni altrui, decide di lavorare sodo e diventare un giudice. Domenico Semeraro, a modo suo, ha fatto la stessa cosa. Incapace di accettare una menomazione avversa, userà il suo nanismo armonico come arma vincente per fuggire da situazioni pericolose, e attirerà a sé il favore di chi gli interessa grazie a un cervello fine e modi manipolatori. Tra i tanti ragazzi che frequentano la sua casa di Via del Castro Pretorio, a Roma, c’è anche Armando Lovaglio. S’incontrano; si piacciono, in un certo senso. E la vita dei due è destinata a cambiare per sempre.