Le serial killer donne si dividono principalmente in due macrocategorie: le vedove nere, che uccidono per ragioni passionali, e gli angeli della morte, che uccidono persone malate con l’intenzione, quasi salvifica, di liberarle dalla sofferenza. Le serial killer donne evitano un contatto fisico diretto con la vittima e preferiscono uccidere con il veleno. Irina Gaidamachuk è un’eccezione a questa regola di comportamento criminale. Catturata nel giugno 2010 nella Russia occidentale, è stata riconosciuta colpevole di 17 omicidi e condannata a 20 anni di carcere, che sta attualmente scontando.