L'assassinio di Grigorij Enmovic Rasputin, l'uomo che si vantava di tenere l'Impero nelle proprie mani, chiude un'era nella storia russa e innesca la miccia che porterà alla Rivoluzione di Febbraio che si allargherà poi fino a travolgere la corte zarista, incapace di cogliere la gravità della situazione.
La Rivoluzione di Febbraio parte dai quartieri operai di Vyborg e da lì si allarga a tutto il paese. Ezio Mauro entra nella fabbrica Krasnaja Nit’, dove è iniziato tutto, per raccontare la rivolta delle donne che, protestando per il pane, la pace e la libertà, sul finire di febbraio ha dato il via alla rivoluzione. A loro ben presto si uniranno studenti, soldati e cosacchi. I nuovi centri del potere diventano la Duma e il Soviet di Pietrogrado, ma la famiglia Romanov non comprende la gravità della situazione che sta per travolgerli e continua ignara la lussuosa vita di corte.
A Pskov, in una remota stazione ferroviaria russa a 200 chilometri da Pietrogrado, lo Zar Nikolaj II pone fine ai 300 anni della dinastia Romanov. Ezio Mauro ripercorre la stessa campagna innevata che in quel giorno di marzo del 1917 accolse lo Zar nella sua decisione più difficile e ci racconta i retroscena di quelle ore passate su un binario morto, lontano dalla sua famiglia.
Alla Rivoluzione manca ancora un leader, ma il partito bolscevico sa bene dove trovarlo. Vive esiliato in Svizzera con sua moglie, il suo nome è Vladimir Ilič Lenin. Nel nuovo appuntamento con “Cronache di una Rivoluzione”, Ezio Mauro racconta il suo tortuoso ritorno in patria con il leggendario “treno piombato”, che attraversa l’Europa in guerra e giunge finalmente alla Stazione di Finlandia di Pietrogrado. Con Lenin e le sue Tesi d’aprile la Rivoluzione è pronta a cambiare la Russia.
Dopo le rivolte operaie, l’abdicazione dello zar Nikolaj II e l’arrivo di Lenin, un altro protagonista si affaccia sui destini della Rivoluzione: Aleksandr Kerenskij. Nel nuovo appuntamento con “Cronache di una Rivoluzione”, Ezio Mauro racconta la rapida ascesa di quello che diventerà il rivale di Lenin nella corsa alla conquista del potere. Ma prima dello scontro finale tra i due, Kerenskij deve superare un altro ostacolo sulla sua strada: il colpo di stato del generale Lavr Kornilov.
Kerenskij ha conquistato il potere, ma lontano dai suoi occhi cova una nuova rivolta. Con Lenin costretto alla clandestinità è un altro compagno bolscevico a prendere le redini dell’insurrezione: Lev Trotskij. Nel nuovo appuntamento con “Cronache di una Rivoluzione”, Ezio Mauro ripercorre le gesta di uno dei grandi protagonisti della Rivoluzione Russa, quello che nel momento decisivo metterà in pratica il piano che porterà Lenin alla conquista del potere nell’ottobre del 1917.
Nell'immensa spianata di Campo di Marte si celebrano i caduti per la rivoluzione di febbraio: è il primo, grande, funerale laico della Russia senza lo Zar e senza Dio. Per secoli Chiesa e potere imperiale sono stati uniti da un legame inscindibile: ora si apre una nuova era. La Chiesa comincerà a essere perseguitata con la presa del potere dei bolscevichi: esecuzioni sommarie e repressione. Entriamo nella cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca, nei luoghi dove nel novembre 1917 il patriarca Tichon pronunciò parole profetiche: "Quante lacrime dovrò inghiottire nei tempi bui che ci aspettano".
Nell'immensa spianata di Campo di Marte si celebrano i caduti per la rivoluzione di febbraio: è il primo, grande, funerale laico della Russia senza lo Zar e senza Dio. Per secoli Chiesa e potere imperiale sono stati uniti da un legame inscindibile: ora si apre una nuova era. La Chiesa comincerà a essere perseguitata con la presa del potere dei bolscevichi: esecuzioni sommarie e repressione. Entriamo nella cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca, nei luoghi dove nel novembre 1917 il patriarca Tichon pronunciò parole profetiche: "Quante lacrime dovrò inghiottire nei tempi bui che ci aspettano"