Estate 2012, Manfredonia, provincia di Foggia. Un cruento duplice omicidio, un ragazzo scomparso nel nulla e l'omicidio di un pensionato, rapinato e massacrato nel suo garage; tutti fatti apparentemente impossibili da collegare uno all'altro. All'improvviso però arriva l'intuizione del capo della squadra mobile Alfredo Fabbrocini che potrebbe mettere insieme i pezzi di un puzzle impossibile da completare. L'investigatore punta tutto su un ragazzo di trent'anni, spregiudicato e dalla forte personalità, capo di una gang di giovanissimi. Intercettazioni, microspie, telecamere stringono il cerchio ma non bastano. Serve una confessione. Incastrati per una rapina, i sospettati si ritrovano faccia a faccia con il detective. Inizia così il sottile lavoro psicologico dell'investigatore che cerca di entrare nella mente del criminale. Una relazione intensa e delicata, che porta alla risoluzione di un caso complesso.
Due ragazzini adolescenti sono seduti su una panchina in un grande parco di Roma. E' un sabato pomeriggio, giorno di San Valentino. Con la scusa di una sigaretta vengono avvicinati da due sconosciuti, minacciati e trascinati in una zona isolata, lei sarà violentata. Del caso si occupa la dott.ssa Francesca Monaldi, responsabile della 4^sezione "Reati in danno di minori e reati sessuali" della Squadra Mobile di Roma. Negli uffici della Squadra Mobile iniziano subito le indagini, la pressione mediatica è altissima e non aiuta il lavoro degli investigatori. Qualche giorno dopo, la vittima riconosce in una foto segnaletica il volto del suo violentatore. E' lui? Da questo momento in poi una serie di colpi di scena. Quelle che erano le certezze degli investigatori cadono uno dopo l'altra. E solo dopo una complessa indagine si arriverà alla verità.
Bologna, estate 2006. Un'anziana signora viene trovata morta nel suo modesto appartamento di periferia. Solo l'autopsia rivela pochi giorni dopo che si è trattato di un omicidio. Il capo della sezione omicidi della squadra mobile, Lorenzo Bucossi, inizia una complessa attività di indagine che lo porta a ricostruire una scena del crimine inizialmente senza colpevoli ma che alla fine avrà un epilogo inaspettato. Un vero delitto della porta accanto con il colpevole che si professa tutt'oggi innocente.
Nel 2011 le strade di Lamezia Terme sono insanguinate da omicidi frutto di rivendicazioni tra clan che controllano il territorio. Rodolfo Ruperti all'epoca capo della Squadra Mobile di Catanzaro e i suoi, a seguito di un'importante operazione sulle estorsioni nel territorio lametino, riescono ad arrestare un rampollo di mafia e alcuni degli appartenenti alla 'ndrina. Uno di questi si pente svelando alcuni dei segreti della cosca scatenando in poco tempo un inaspettato effetto domino tra gli arrestati che decidono di collaborare con la giustizia.
È il 5 novembre del 2009, siamo a Varese, il "Commissario" Sebastiano Bartolotta è a cena. Riceve la telefonata da un suo collaboratore che gli comunica che c'è stato un omicidio, una donna è stata uccisa nella propria abitazione con ventidue coltellate e le sono state mozzate le mani. Il "commissario" si precipita immediatamente sul luogo del delitto. Perché tanta ferocia? Chi può aver compiuto quel gesto così efferato? In questa puntata Pino Rinaldi e il Dirigente della Polizia di Stato Sebastiano Bartolotta ripercorrono le fasi delle indagini per arrivare alla verità.
Siamo nel 2001, la Polizia di Stato riceve alcune lettere anonime e a Padova una serie di misteriosi omicidi sconvolge la città e i suoi abitanti. Chi ha inviato queste lettere? Perché uccide indiscriminatamente? Un'indagine complessa che mette gli investigatori di fronte a numerose piste da seguire che spesso conducono ad un vicolo cieco. In questa puntata Pino Rinaldi e il Dirigente della Polizia di Stato Alessandro Giuliano ripercorrono le fasi delle indagini per arrivare alla verità.
È la sera del 29 dicembre, per strada ci sono ancora le luminarie di Natale. Siamo in via dei Fulvi, nel quartiere Quadraro, una zona periferica di Roma. Una bella donna di trentasei anni, come tutte le sere alle 20,15, saluta suo fratello con il quale gestisce un bar, per tornare a casa dal marito e dalla figlioletta, ma le sue tracce si perdono nel nulla: non fa rientro a casa. Dopo poche ore, sull'Autostrada che collega Roma a Napoli, su una piazzola, viene trovato il corpo senza vita della donna. Un'indagine durata sette anni porterà alla verità su un caso sconcertante. In questa puntata Pino Rinaldi e Giovanna Petrocca, all'epoca dei fatti funzionario della Squadra Mobile di Roma, ripercorrono le fasi delle indagini per arrivare alla verità.
Il 16 dicembre 2012, intorno alle 20:45, quattro malviventi con il volto coperto da passamontagna e armati di pistola irrompono in casa Calevo, una villa di Lerici. I quattro dopo aver atteso il rientro in casa di Andrea, giovane imprenditore erede dell'azienda di famiglia, lo portano via. Quella che sembrava una rapina diventa un sequestro di persona. Le tracce di Andrea si perdono lasciando nell'angoscia sua madre e sua sorella. Pino Rinaldi e il "Commissario" Fausto Lamparelli, ripercorrono le fasi di una indagine accurata e senza sosta.
È il 29 Marzo del 2001, Maria Teresa Dell'Unto esce da casa e si mette alla guida della sua macchina, svanendo nel nulla. Iniziano le indagini ma nessuno riesce a dare una risposta a questa scomparsa così il caso viene archiviato. L'evoluzione delle tecniche investigative, anni dopo, hanno permesso all'Unità Crimini Insoluti della Polizia di Stato di Roma di riaprire il caso. Gli investigatori sono convinti di una cosa: Maria Teresa non si è allontanata volontariamente, qualcuno le ha fatto del male, ma chi? Un'indagine avvincente porterà gli inquirenti alla scoperta di ulteriori elementi che sfuggono ad ogni logica omicida ma che apriranno lo scenario su altri crimini.
È il 30 giugno del 2017 e dal carcere di Fossano evade Giuseppe Mastini, alias Johnny lo Zingaro, un pericoloso criminale che in occasione delle sue precedenti evasioni non ha esitato ad uccidere pur di assicurarsi la fuga. Gli investigatori della Polizia di Stato conducono una estenuante indagine alla ricerca del latitante già condannato all'ergastolo per una serie di rapine, sparatorie e omicidi. Pino Rinaldi e il "Commissario" Alfredo Fabbrocini del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ripercorrono le fasi dell'attività d'indagine svolta, finalizzata alla cattura di Johnny lo Zingaro. Pino Rinaldi nel corso del programma intervista in esclusiva Giuseppe Mastini detto Johnny lo Zingaro.
È il 19 maggio 2012, sono le sette e quaranta del mattino a Brindisi. Siamo davanti alla scuola Falcone-Morvillo di Brindisi; tra pochi giorni si celebrerà il ventennale della strage di Capaci in cui il giudice Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta persero la vita. Mentre gli studenti sono all'ingresso della scuola in attesa di entrare in aula, un uomo fa esplodere un ordigno. Una studentessa perde la vita mentre altre restano ferite. Un attentato in piena regola che colpisce il cuore della città di Brindisi e tormenta l'intera Nazione. Pino Rinaldi e il "Commissario" Vincenzo Nicolì, ripercorrono le fasi di una indagine che ha consentito di individuare il responsabile e di rendere giustizia alle giovani vittime.
Sono circa le otto del mattino del 21 marzo del 2012 e Alberto Musy, Consigliere Comunale, avvocato e docente universitario, sta rientrando a casa dopo aver accompagnato le figlie a scuola. Qualcuno, prima di lui, suona al videocitofono della palazzina dove abita e con una scusa entra, si apposta nel cortile e lo attende. Alberto Musy, che nel 2011 si era candidato alla carica di Sindaco di Torino, entra nell'androne del palazzo e viene raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco; ferito gravemente, si accascia sulle scale. L'attentatore fugge lasciando dietro di sé solo le immagini sfocate delle telecamere di videosorveglianza della città. Chi è l'uomo che ha colpito ha il Consigliere Comunale? Pino Rinaldi e il "Commissario" Luigi Silipo ripercorrono le fasi di una lunga indagine fatta di indizi, di strade senza via d'uscita alla ricerca di uno spietato fantasma e di attesa per le sorti di Alberto Musy, che lotta incessantemente tra la vita e la morte.
È il 26 marzo 2008, una giovane donna, Dina Dore, mamma di una bimba di 8 mesi sembra essere scomparsa nel nulla. Il marito, quando rientra a casa trova l'auto della moglie parcheggiata nel garage. Accanto a terra, il seggiolino con la bimba che dorme. Ci sono delle tracce di sangue, la borsetta della donna è in terra, gli oggetti sono sparpagliati sul pavimento. Siamo a Gavoi, un piccolo paese in provincia di Nuoro, nella Barbagia, terra dai panorami mozzafiato ma tristemente nota per i sequestri di persona. Pino Rinaldi e il dirigente della Polizia di Stato Fabrizio Mustaro ripercorrono le fasi di questa indagine intricata e ricca di colpi scena.
29 aprile 2005. In una villa isolata a pochi chilometri da Campobasso vengono scoperti i cadaveri di due donne, Maria Carmela Linciano, 48 anni e di sua figlia Valentina, 13 anni. Un delitto terribile, un'indagine molto complessa che ruota intorno alla figura di Angelo Izzo, già autore nel 1975 del massacro del Circeo. Angelo Izzo si trova a Campobasso in regime di semilibertà e durante una pausa pranzo organizza, insieme a due giovani complici, il duplice omicidio. La Polizia lo segue da tempo, lo pedina, lo intercetta e, proprio grazie a questo incredibile lavoro investigativo, viene alla luce il massacro delle due donne. Un duplice delitto che sconvolge l'opinione pubblica. Pino Rinaldi e il Dirigente della Polizia di Stato Domenico Farinacci ripercorrono le tappe di questo viaggio nell'inferno che riporta l'Italia agli orrori di 30 anni prima.
A Genova nel quartiere popolare di Borgoratti, il 1 ottobre 2013, si consuma un atroce delitto. Una donna, Giovanna Mauro Mori, viene trovata morta nel suo appartamento, trafitta da 12 colpi di forbice. Tutto potrebbe far pensare ad una rapina finita male. Tra gli echi di un condominio dove tutti si conoscono, Pino Rinaldi e il dirigente della Polizia di Stato Marta Sabino ricostruiscono dettagliatamente le varie fasi di un'indagine dove niente può esser dato per scontato.
L' 11 luglio del 2009 una donna viene trovata morta nella vasca da bagno nella sua casa di Bari. E' Anna Costanzo, la truccatrice del Teatro Petruzzelli di Bari, una donna molto amata e stimata in città. Un vero enigma per gli investigatori, un giallo dove l'unico indizio è un appuntamento che la donna avrebbe dovuto avere, nel cuore della notte, con tre uomini che sembrano esistere soltanto nell'indefinibile mondo dei social network. Un'indagine difficile per gli investigatori che, grazie all'attività investigativa tradizionale e alle nuove tecnologie, riusciranno a individuare il colpevole di questo misterioso omicidio. Giuseppe Rinaldi ripercorre, con il "Commissario" Pasquale Testini, responsabile della sezione omicidi della Squadra Mobile di Bari, le tappe di questo viaggio reale e allo stesso tempo virtuale dove la parola "trucco" diventa la parola chiave per risolvere il caso e dare un volto e un nome all'assassino di Anna Costanzo.
In un tranquillo condominio di Monza, Rita Bestetti sta preparando il pranzo. Rita è una vedova di 65 anni, madre di tre figli adulti, con la passione per il ballo e senza ombre nella vita. Suonano al campanello di casa e lei apre la porta al suo assassino che la ucciderà utilizzando un ferro da stiro e un coltello da cucina. Numerose le tracce di sangue sparse in cucina e soprattutto in un punto preciso della casa dove l'omicida ha trovato ciò che stava cercando. Giuseppe Rinaldi ripercorre, con il "commissario" Alessandra Simone, l'attività d'indagine che porterà a individuare il colpevole dando un nome all'assassino di Rita Bestetti.
La mattina del 7 ottobre 2014 Rosina Raffaele, una donna di 74 anni, viene trovata morta nella sua casa vicino a Tivoli uccida con 40 martellate e 29 coltellate. Rosina è una donna molto conosciuta e stimata nel paese, una vita dedicata alla cura del marito ammalato e alla crescita dei figli. Un mistero per gli investigatori, una tragedia per la famiglia che non riesce a capire da dove nasca un delitto così efferato. Pino Rinaldi ripercorre insieme al “Commissario” Andrea Di Giannantonio, all’epoca dei fatti responsabile della sezione omicidi della Squadra Mobile di Roma, i passaggi di questa complessa indagine dove, per arrivare all’assassino, non bisogna dare nulla per scontato.
Nel quartiere Japigia di Bari, il 26 ottobre 2015, un giovane, Giuseppe Sciannimanico, appena sceso dal suo motorino viene raggiunto da due colpi di arma da fuoco uno dei quali alla nuca che gli sarà fatale. Tutto potrebbe far pensare ad un regolamento di conti, ma la vittima è lontana dagli ambienti criminali e si guadagna da vivere grazie alla sua agenzia immobiliare. Pino Rinaldi e il “Commissario” della Polizia di Stato Luigi Rinella ricostruiscono dettagliatamente l’attività d’indagine che porterà ad una incredibile verità.
La sera del 28 aprile 2009 a Milano gli agenti della Polizia di Stato trovano, all'interno di un'automobile, il corpo seminudo e senza vita di Maria Teresa Procacci, una donna amata e stimata dai suoi amici per la sua grande generosità. Quella mattina amici e familiari l'avevano cercata invano, i suoi cellulari e la sua borsetta erano stati lasciati in casa. La donna, vedova, senza figli, viveva insieme al suo amatissimo cane e aveva dedicato la sua esistenza al volontariato e alla beneficenza. Chi poteva volerle tanto male da ucciderla con numerosi colpi alla testa lasciando il corpo nella sua automobile? Pino Rinaldi e il "Commissario" Francesco Messina ricostruiscono le varie fasi di una indagine piena di colpi di scena dai risvolti misteriosi e inaspettati.
La sera del 2 marzo 2006, in un tranquillo casolare di campagna, a Parma, una famiglia, composta da padre madre e due bambini, sta cenando, all'improvviso viene a mancare l'elettricità. Il padre, apre la porta per controllare il contatore ma viene aggredito da due uomini incappucciati che lo costringono a rientrare in casa. I due malviventi dopo aver bloccato padre e madre con del nastro isolante rapiscono il bambino più piccolo Tommaso e fuggono a piedi tra la fitta vegetazione che circonda il casale. I due genitori dopo essersi liberati chiamano la Polizia. Da subito i poliziotti intuiscono che si tratta di un sequestro anomalo messo a punto da persone inesperte. Pino Rinaldi e il "Commissario" Vincenzo Nicolì ripercorrono le fasi di una indagine delicata e molto complessa.
Il 10 settembre 2002 nella tranquilla città di Campobasso, all'interno di una tipografia, gli agenti della Polizia Stato rinvengono il cadavere di Francesca Martino. La donna, madre di famiglia e titolare della stessa attività commerciale, è stata colpita più volte: sul corpo si notano diverse ferite da coltello ed un colpo alla nuca che risulterà essere stato inferto con un oggetto contundente. Pino Rinaldi e il "Commissario" Domenico Farinacci ripercorrono le varie fasi dell'attività d'indagine che ha tutti i connotati di una partita a scacchi tra la Polizia e l'assassino. Si tratta di una indagine complessa dove gli elementi impercettibili permetteranno ai poliziotti di intuire le mosse dell'assassino, svelando una incredibile verità che ha a che fare con il passato. L'omicidio della signora Martino non è stato l'unico fatto di sangue commesso nella tranquilla città molisana.
La sera del 24 settembre 2015 a Napoli due poliziotti, al termine di un servizio antiracket in un negozio di giocattoli, stanno rientrando in Questura quando improvvisamente un ragazzo armato di pistola si introduce nella loro autovettura e inizia a sparare. Uno dei poliziotti rimane miracolosamente illeso mentre l'altro nel tentativo di bloccare il malvivente viene ferito e rimane esangue a terra. Inizia una vera e propria caccia all'uomo che vedrà impegnata l'intera Squadra Mobile di Napoli: 42 ore serrate, intense, alla ricerca del fuggitivo e dei suoi complici. Giuseppe Rinaldi e il "Commissario" Nunzia Brancati ripercorrono i momenti salienti di questa vicenda, terribile e violenta, che ha portato alla cattura dei giovani esponenti di una banda criminale.