Il legame di sangue a volte non basta per sentirsi parte di una famiglia, o per provare amore e compassione verso chi si ha vicino. Spesso le dinamiche sono più complesse, e quel legame può pesare sulle vite di chi unisce come un macigno. E' questo il dramma di Riccardo Marani, un paziente "speciale" al Sant'Angelo, perché accompagnato da una scorta che non lo perde mai d'occhio, e dalla cattiva reputazione che si trascina dietro per i suoi crimini. Un detenuto non se era mai avuto in reparto, e non tutti riescono ad accoglierlo e guardarlo con gli occhi liberi dal pregiudizio. Ci prova Marco, che dopo l'iniziale timore, riesce a scorgere l'uomo dietro il detenuto, e a comprendere la tragica situazione in cui si trova. Affetto da leucemia mieloide acuta, l'unica possibilità che ha di salvarsi è un trapianto di midollo, ma nessuno, neanche sangue del suo sangue, è disposto a donarlo. Riccardo ha un figlio che si è sempre rifiutato di conoscere. Oggi il ragazzo ha vent'anni, e tanti motivi per odiare quell'uomo. Cosciente di non dover niente al padre ma di non potersi caricare della responsabilità della sua morte, dovrà superare il suo rancore. Diverso è il legame che lega Elisa e Aldo, una coppia di anziani che si prepara alla morte armandosi dei ricordi di una vita felice, trascorsa insieme. La donna, colpita dall'influenza, non ha molto tempo ancora davanti a sé, ma ha un instancabile compagno accanto che non la lascia sola un attimo, e due figli che per amore della madre stanno arrivando dal Belgio. Pogliani, commosso da un sentimento che ha vinto su tutto, povertà compresa, promette di fare il possibile perché i ragazzi la trovino viva… Una lotta contro il destino, che però al Sant'Angelo non possono vincere; un'emergenza tiene il medico lontano dalla stanza della donna, quando torna Elisa se ne è andata in silenzio come quando è arrivata, e sorridente, come ha sempre vissuto. Non tutte le coppie vivono l'amore con questa profondità, e i