Francesco Lotoro, 52enne pianista e compositore di Barletta, ha dedicato parte della sua vita ad una missione titanica: ritrovare la musica composta clandestinamente nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale. Una ricerca affannosa e infinita nella memoria di uomini e donne che fecero della musica un atto di resistenza. Francesco Lotoro ha intrapreso un lungo viaggio che lo ha portato prima ad Auschwitz poi a Praga, Berlino, Parigi, Washington e Gerusalemme, dove ha incontrato i sopravvissuti dell'Olocausto, i loro figli, chiunque custodisse una nota composta durante la prigionia per strapparla all'oblio a cui il nazismo la voleva per sempre. In oltre 20 anni di attività instancabile, è riuscito a recuperare migliaia di spartiti, facendo risuonare tante melodie che tra il 1933 e il 1945 i prigionieri composero nei lager nazisti come un insopprimibile inno alla vita.