La puntata, presentata come sempre da un editoriale di Paolo Mieli, è dedicata alla celebrazione del Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio, istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Con la caduta del fascismo e con la fine della Seconda Guerra Mondiale le tensioni e le rivendicazioni fra l'Italia e la Jugoslavia di Josip Broz Tito raggiungono un livello di violenza altissimo. Due parole chiave tragicamente concrete, ma anche altamente simboliche, raccontano questo momento storico: foibe ed esodo. Dentro le foibe, profonde cavità naturali caratteristiche della zona carsica, sono stati fatti sparire migliaia di oppositori di Tito. E poi l'esodo, termine di origine biblica scelto proprio dalle vittime di uno spostamento di massa frutto di persecuzione nazionale e politica: un fiume di oltre trecentomila persone, che dall'Istria, Fiume, Pola, lascia tutto quello che ha per scappare in Italia. Ma per capire fenomeni così complessi bisogna fare un passo indietro, agli anni Venti e alla nascita del fascismo di confine, quando i conflitti nazionali, già esistenti nel periodo asburgico, si manifestano in forma estremamente brutale.
La puntata, presentata come sempre da un editoriale di Paolo Mieli, è dedicata alla celebrazione del Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio, istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Con la caduta del fascismo e con la fine della Seconda Guerra Mondiale le tensioni e le rivendicazioni fra l'Italia e la Jugoslavia di Josip Broz Tito raggiungono un livello di violenza altissimo. Due parole chiave tragicamente concrete, ma anche altamente simboliche, raccontano questo momento storico: foibe ed esodo. Dentro le foibe, profonde cavità naturali caratteristiche della zona carsica, sono stati fatti sparire migliaia di oppositori di Tito.