Sono passati venticinque anni. Il 9 maggio del 1997, mentre camminava per i viali dell'Università La Sapienza di Roma, Marta Russo, 22 anni, studentessa di giurisprudenza, fu colpita da un colpo d'arma da fuoco. Un omicidio che lasciò tutto il paese sgomento e attonito, un omicidio gratuito, insensato. Dopo cinque gradi di giudizio, sono stati condannati in via definitiva due assistenti universitari, Giovanni Scattone, a cinque anni per omicidio colposo, e Salvatore Ferraro a quattro per favoreggiamento. Ma l'interesse e i dubbi su questo caso non si sono mai spenti. Numerose negli ultimi anni le inchieste, i podcast, i documentari e i libri scritti per dimostrare che i fatti non sono andati come le sentenze hanno stabilito. Un Giorno in Pretura riparte, in questo doloroso anniversario, ripercorrendo la storia processuale di questa terribile tragedia.