In una fredda mattina d'autunno, nella cella 20 del carcere di Capanne, viene rinvenuto il corpo senza vita di Aldo Bianzino, falegname di 44 anni, finito in carcere due giorni prima per possesso di marijuana. La prima autopsia rivela una realtà inquietante: la causa di morte sarebbe un'emorragia cerebrale di natura traumatica ma sul corpo dell'uomo non è stato trovato alcun segno di percosse. E' un'indagine lunga e complicata. Di cosa è morto dunque Aldo Bianzino? Sul banco degli imputati, accusato di omissione di soccorso, siede Gianluca Cantoro, agente penitenziario di turno quella notte nella sezione 2B.