Dopo Caporetto l'Italia ricostruisce il proprio esercito sotto il comando di Diaz. Nuova organizzazione e nuova visione strategica per un generale che riparte proprio dal fattore umano per portare il paese verso le battute finali del conflitto. Da lì fino alla primavera del 1918, ultimo anno di guerra, gli eserciti si preparano minuziosamente a giocare in Veneto la partita finale che si concluderà in autunno con la vittoria italiana e la firma dell'armistizio da parte dell'Austria- Ungheria.