Yanosh non riesce a prendere sonno a causa della preoccupazione che gli creano 4 misteriose macchie disposte a rombo sul braccio destro. Durante una passeggiata notturna nel bosco, il ragazzo si imbatte in una cartomante che nel bel mezzo della foresta, gli legge i tarocchi predicendo un incontro con una donna per la mattina successiva poi, la donna svanisce nel nulla. Yanosh, benchè diffidente, si reca sul posto predetto per l'appuntamento e lì vi trova una donna cieca imprigionata in una caverna. Dopo un breve dialogo l'eroe scopre che si tratta di sua madre, creduta morta anni addietro. Egli scopre anche che la madre è un'atlantidea e che quindi lo stesso sangue alieno scorre nelle sue vene. Anni prima uno scienziato atlantideo, Nostrar, che voleva vivere in pace coi terrestri scappò dalla base sottomarina Atlantide, e venne soccorso da una donna che lo prese con sè e negli anni gli diede anche dei figli. La prigioniera afferma così di essere discendente di quella coppia e quindi pure Yanosh. Gli Atlantidei, per questo comportamento, hanno perseguito tutti i discendenti di Nostrarm accusato di alto tradimento. La donna presto si rivela essere un impostore: si tratta della la regina degli Atlantidi in persona che riesce a rapire la giovane Uka, giunta sul posto seguendo Yanosh. La regina stabilisce un appuntamento per gli Astrorobot obbligando Yanosh a combattere contro i suoi compagni pena la morte della ragazza in ostaggio. Fortunatamente con un abile stratagemma Picot riesce a liberare Uka e gli eroi possono occuparsi del terribile mostro giunto sul luogo di battaglia. Il nemico viene distrutto e la regina messa in fuga però a Yanosh rimane un grosso tarlo che gli rode il cuore, la vera storia di una madre che non ha mai conosciuto.