L'anno successivo, ad agosto, Pineta pullula ancora di turisti e dai ristoranti arriva un prelibato e costante odorino di cacciucco... Da tutti i ristoranti, fuorché uno, quello di Aldo, che da qualche tempo - causa allagamento - è chiuso per lavori di ristrutturazione. Ecco, la seconda avventura per Massimo e i quattro vecchi ficcanaso comincia così, con un ristorante chiuso e una proposta. Sì, perché all'inoperoso Aldo viene offerta la gestione del punto ristoro di un meraviglioso resort termale, ma il proprietario, tale Foresti, è un tipo che non gode di buona fama in paese e allora ci pensano Ampelio, Pilade e Gino a mettergli la pulce nell'orecchio: "Come l'ha comprato ‘sto resort?". Un giro tra catasto e anagrafe, una telefonata alla Vilma (la linguacciuta moglie di Pilade) e il mistero è risolto, almeno per i vecchi: vent'anni fa il Foresti avrebbe avvelenato il Carratori, vecchio proprietario della villa, per riscattare l'immobile ad un costo irrisorio. Tutto risolto? Manco per idea. Come spesso accade al BarLume, da un fragile sospetto lanciato dai quattro "adoratori delle mele cotte" s'innesca una catena d'eventi che conduce sempre ad un epilogo preciso: il coinvolgimento - contro la sua volontà - di Massimo. E anche stavolta non v'è eccezione o meglio, una sì: Massimo non condurrà la sua indagine dal BarLume, ma da un letto d'ospedale, perché il povero barista, in un attimo di distrazione, si rompe un ginocchio ed è costretto a quindici giorni di degenza. E dal letto d'ospedale Massimo (grazie ovviamente all'aiuto del commissario Vittoria Fusco e dei quattro "ossi marci") entrerà nei meandri più segreti della famiglia Carratori, farà un deduttivo viaggio nel passato e risolverà il mistero.
Al año siguiente, en agosto, Pineta todavía está llena de turistas y de los restaurantes viene un delicioso y constante olor a cacciucco ... De todos los restaurantes, excepto uno, el de Aldo, que durante algún tiempo, debido a las inundaciones, está cerrado por Obras de renovación. Aquí, la segunda aventura para Massimo y los cuatro viejos entrometidos comienza así, con un restaurante cerrado y una propuesta. Sí, porque a Aldo inactivo se le ofrece la gestión del punto de refresco de un maravilloso balneario, pero el propietario, como Foresti, es un tipo que no goza de buena reputación en el país y luego creemos que Ampelio, Pilade y Gino ponen el pulga en el oído: "¿Cómo lo compraste 'Soy un resort?". Un recorrido por el catastro y la oficina de registro, una llamada telefónica a Vilma (la enredada esposa de Pilade) y el misterio se resuelve, al menos para los viejos: hace veinte años los Foresti hubieran envenenado a Carratori, antiguo propietario de la villa, para redimir la propiedad a un costo ridículo. Todo resuelto? Me falta una idea. Como sucede a menudo en BarLume, a partir de una frágil sospecha lanzada por los cuatro "adoradores de manzanas cocidas", se desencadena una cadena de eventos que siempre lleva a un epílogo preciso: la participación, en contra de su voluntad, de Massimo. Y esta vez no hay ninguna excepción, o mejor dicho, un sí: Massimo no llevará a cabo su investigación desde BarLume, sino desde una cama de hospital, porque el pobre barman, en un momento de distracción, se rompe una rodilla y se ve obligado a Quince días de hospitalización. Y desde la cama del hospital, Massimo (gracias, por supuesto, a la ayuda de la Comisionada Vittoria Fusco y los cuatro "ossi marci") ingresará a los meandros más secretos de la familia Carratori, hará un viaje deductivo hacia el pasado y resolverá el misterio.