Facciamo il punto su ciò che conosciamo di questo GRANDE NEMICO, cosa resta da capire e cosa è essenziale sapere per affrontare al meglio il periodo che ci aspetta
C'è una forza che agisce ovunque nell'universo: la forza di gravità. Ci fa stare con i piedi per terra, ma ha anche plasmato l'universo come lo conosciamo. Se non ci fosse, tutto sarebbe stravolto. Ma per sapere che cosa si prova quando sembra che la gravità non ci sia lo abbiamo chiesto a un famoso astronauta.
Viviamo immersi in un oceano di aria, ma della sua presenza non ci accorgiamo quasi mai. Eppure l'aria che ci circonda ha una lunga storia da raccontarci: l'atmosfera terrestre non è sempre stata così. L'aria fa volare gli aerei, ci consente di respirare, ma è solo un velo sottilissimo che avvolge il pianeta.
Mangiare inquina: come la mettiamo la mettiamo questa è una verità incontrovertibile. Già oggi la produzione del cibo da sola è responsabile del 30% delle emissioni di gas serra. Ma allora che dobbiamo fare? Intanto fare attenzione a non sprecarne, oltre il 17% viene gettato. Poi capire che ci sono cibi che incidono di più, altri di meno. Mangiare meno carne sarebbe un buon punto di inizio. Infine, investire in tecnologia, puntare sull'agricoltura sostenibile che garantisce gli stessi risultati ma con meno acqua, meno fertilizzanti, meno pesticidi.
Se mangiare inquina, allora cerchiamo di starci attenti. Ma come? Le soluzioni ci sono, qualcuna esistita da sempre, qualcun'altra guardando al futuro. Se insetti, funghi, alghe sono da sempre presenti, e con ottimi risultati, nelle diete di popoli lontani dal nostro perché non proviamo ad assaggiarli? Oppure potremmo mangiare carne prodotta in laboratorio, o il latte di mandorla, di riso, di soia, di avena, o addirittura le bistecche vegetali stampate in 3D: la scienza non si ferma e la vera sfida per convincerci a mangiare tutto questo sarà quella.. del gusto.
Come si mangia in una stazione spaziale quando una piccola briciola di pane potrebbe provocare danni irreparabili? E quando siamo in cima ad una montagna? Qual è il cibo migliore per chi va in guerra? E un naufrago, ce la può fare a sopravvivere in mezzo all'oceano con mezzi di fortuna? Situazioni estreme che richiedono cibi estremi e soluzioni ingegnoso.
Mangiare troppo fa male, indubbiamente. Ma non mangiare non fa certo bene. Soprattutto se deciso da soli per inseguire falsi miti, magrezze da copertina! Ma quanto si può vivere senza mangiare e con quali conseguenze? Gli animali che vanno in letargo come fanno a digiunare? Oggi si sa che mangiare meno allunga la vita ma più che di digiuno è corretto parlare di restrizione calorica.
Mangiare un proprio simile, c'è qualcosa di più scabroso, quasi inconcepibile? Eppure, nella storia umana lo si è sempre fatto, un po' per finalità rituali, alcune volte per necessità, altre per perversione criminale. Ma poi, ci domandiamo quasi per scherzare, quanto è nutriente la carne umana? Infine, c'è un cannibalismo positivo: quello delle cellule del nostro corpo, che si nutrono di sé stesse, dei propri scarti, producendo effetti positivi sulla nostra salute.
Forse non ce ne rendiamo conto ma tutto qo che ogni giorno troviamo nel nostro piatto è legato strettamente agli avvenimenti che accadono nel mondo. Ogni cosa che mangiamo ha fatto un più o meno lungo percorso, il più delle volte ha passato delle frontiere, è stata venduta e comprata, ha arricchito o impoverito qualcuno. E l'Italia, la patria del buon cibo, in questo confronto geopolitico mondiale che ruolo ha?
Mangiare è un evento così importante per la vita che non serve solo... per alimentarsi! Da sempre, l'atto del mangiare si è caricato di significati storici, simbolici, religiosi. Cosa si mangia, ma anche come si mangia, varia in base al luogo dove ci si trova e alle sue tradizioni. Ma anche ai tempi: nuove conoscenze ma anche nuove sensibilità ci consigliano di evitare quello che era addirittura consigliato mangiare fino a pochi anni fa.
Ogni cucina è meticcia, la maggior parte degli ingredienti viene da lontano. Stranieri che ci mettiamo nel piatto. Per averli, fino a non molto tempo fa, si combattevano guerre, si traversavano gli oceani. L'incontro tra il vecchio e il nuovo mondo fu l'occasione per una delle più straordinarie operazioni di scambio nella storia dell'alimentazione umana. Assieme al pomodoro arrivarono in Europa il mais, il fagiolo, l'arachide, la patata e poi il caco, la vaniglia, oltre al tabacco. Sul continente americano sbarcarono riso, frumento, orzo, vite e olivo, caffè e canna da zucchero. Ma allora il famoso chilometro 0 è mai esistito?
Prevenzione, la parola magica! Per curare una malattia c'è solo la medicina ma, oramai è stato dimostrato, per prevenirla una alimentazione sana può aiutare. Quindi tante fibre, legumi, verdura, frutta, poca carne, soprattutto quella rossa, del buon olio d'oliva. Tutto questo cosa ci ricorda? La nostra cara vecchia dieta mediterranea, che può proteggerci dalle principali malattie croniche e infiammatorie. Se poi, in conclusione di un pasto, ci mangiamo anche un pezzettino di cioccolato... ancora meglio!
Tutto dipende dalle calorie, per vivere né servono una certa quantità, ma senza esagerare. Il rischio obesità è sempre più frequente, almeno nelle nostre ricche società. Poi dipende anche da quali cibi mangiamo per ottenere l'energia che ci serve. Quindi? Mangiamo il giusto, evitiamo cibi spazzatura e magari facciamo un po' di movimento. Facile a dirsi! Altrimenti, ci sono le diete. Ma attenti a quelle farlocche che fanno dimagrire più che il girovita.. il portafogli!