Prima regola: googlare il ristorante. Per capire il look e pianificare l’esborso. Se c’è il menù online top, così puoi davvero prepararti. Che vino scelgo? Primo? Secondo? Primo e secondo? E poi di cosa parlo? E soprattutto: pagheremo alla romana?
Sopravvivere ai mezzi pubblici può essere complicato. A volte però non puoi farne a meno. E allora devi essere pronto a buttarti nella folla, a difenderti da eserciti di germi che infestano sedili e vagoni, a fare screening estetico-posturali per capire l’età delle persone. Ah sì, anche ad ascoltare musica disco a tutto volume di prima mattina!
Arrivi a casa di un amico e -tac!- devi togliere le scarpe. Panico. E se avessi i calzini spaiati? Se mi puzzano i piedi? Se ho un buco nel calzino? Se avessi indossato calzini neri sotto i pantaloni blu?
Che ci vorrà mai a fare benzina? Facile a dirlo. Ma quando sei lì da solo al self service, perché non vuoi fare lo snob o semplicemente perché non c’è un benzinaio aperto, le cose cambiano. Eccome se cambiano.
Stai male e non hai nessuna voglia di chiamare il dottore. Ecco per te un piccolo manuale pratico per imparare ad affrontare i medici, sopravvivere alla sala d’attesa, inspirare, espirare e decifrare calligrafie tendenti al cirillico.
Alcuni dicono che andare dal parrucchiere sia rilassante. Rilassante? Non uscirai con il taglio che avevi progettato, pagherai un botto di soldi, comprerai costosissime e inutili creme ricostituenti, e non avrai neppure il coraggio di dirgli “mi hai rovinato”. Correrai a casa a lavarti i capelli. Poi d’accordo, forse ti rilasserai.
Avresti mai pensato di poter essere un trafficante di droga senza saperlo? Basta entrare in un aeroporto, superare il check in e dirigerti all’imbarco dei bagagli da stiva. In che senso? Qualcuno potrebbe aver manomesso la tua valigia. Eh già, forse è per questo che alcuni la imballano nel cellophane…
Non è solo questione di quanta fretta hai, se tuo fratello o tua sorella hanno bisogno del bagno proprio ora, se hai mangiato da più o meno di tre ore. Il tempo che dedichiamo alla doccia lo decidono anche le nostre “pare”. Metti che entrino dei ladri in casa proprio mentre stai cantando a squarciagola, nudo come mamma ti ha fatto…
Quante volte ti sei maledetto perché ti eri appisolato, grandinava, il tuo outfit era pessimo… E tu dovevi portare fuori il cane? Avere un amico a quattro zampe può comportare reali disagi. E non solo perché ogni giorno devi portarlo fuori. Vogliamo parlare delle pubbliche relazioni con gli altri padroni – e gli altri quadrupedi! - e la difficoltà di trovare un cestino per gli escrementi?
L’aeroporto fa più paura, d’accordo. Ma attenti a non rilassarsi troppo quando c’è da prendere un treno. Dovrai decrittare i tabelloni delle partenze, raggiungere in tempo la tua carrozza facendo slalom tra mille persone che chiacchierano sul binario, non farti rubare gli effetti personali e, in caso, non incolpare la persona sbagliata.
Quante volte ti lavi i capelli? Eh no, non è questione di pigrizia. Può dipendere dagli impegni che hai in settimana, dallo stato di salute del cuoio capelluto, dallo stress che ti sale quando devi asciugarli. Perché se hai i capelli ricci, li vuoi lisci. E se li hai lisci, serve la permanente. Ovvio.
Non è solo questione di timidezza, di sapere cosa dire. Concentrarsi sul discorso, e sull'ascoltatore, spesso non è semplice. Magari ti vengono le bavette ai lati della bocca, o hai l’alito pesante … Oppure il peggio: magari siete a pranzo insieme e, nel rispondere, ti capita di tossire e di sputargli un pezzetto di pollo addosso!
“Dai, passa!” “Fa vedere!” Il guaio degli smartphone è che nessuno li rispetta la tua privacy. Tutti a rubarlo appena se ne presenta l’occasione e a curiosare nelle foto… E se nel mentre ti arriva un messaggio personale? Se hai salvato foto imbarazzanti? Per non parlare della noia di dover cambiare il pin, una volta diventato di pubblico dominio. E poi chi se lo ricorda più?
Uscire di casa è una faccenda complicata. Basta girare l’angolo, salire in auto, accendere il motore, e subito arrivano mille e mille dubbi. La porta non chiusa a chiave, l’acqua lasciata scorrere, il gas rimasto aperto. Finché si tratta della luce accesa poco male, può essere un buon deterrente per i ladri. Ma il resto? Questo se esci di casa. Se invece stai in casa, magari da solo, ecco che analizzi tutti i piccoli rumori. Anche i più lontani, i più banali, la bottiglietta d’acqua gasata nel frigo che fa “tac”. Tutti i più piccoli insignificanti suoni che non hai mai sentito prima
Ok per il pelo degli animali. O per gli insetti. Ma se sei allergico al cibo? Lì è un casino. Vai tu a fidarti di un cameriere… Non puoi più mangiare fuori! Se invece sei allergico a tutto il resto, devi proprio stare attento a vivere. Un po’ come fossi il protagonista di un videogioco: devi essere super reattivo, guardarti le spalle, saltare ostacoli, schivare nemici altrimenti perdi le vite. Altrimenti? Game over.
Piccolo, nere, fastidiose e perfette. Le zanzare sono capaci di pungerti nei punti peggiori, di scatti da centometrista e di nascondersi alla perfezione. Repellenti per la pelle, zanzariere, zampironi, app con gli ultrasuoni. Nella gara contro questi insetti abbiamo portato a casa qualche punto, ma ahimè continuano a vincere loro.
Costano tanto, non sai mai se piaceranno davvero, devi metterti d’accordo con altre venti persone, racimolare un budget da milionari, adeguarti alle scelte dei migliori amici… E poi l’imbarazzo: vogliamo parlare del momento dello scarto?
Possibile che in una compagnia ad organizzare le vacanze siano sempre le stesse persone? Costa troppo, costa troppo poco, è troppo lontano dal mare, non è un posto adatto alla nostra età… E se poi qualcosa va storto, neanche a dirlo, di chi è la colpa?
Strisce blu, gialle, bianche, passi carrai, carico e scarico, divieti di sosta. C’è l’ansia di trovarlo, il parcheggio. E poi c’è l’ansia di parcheggiare. E se non sei alla guida, sicuramente sarai il fortunato passeggero che dovrà gettarsi dall’auto in corsa per andare a presidiare l’unico posto, liberato a tradimento, nel giro di tre isolati.
Tutti pensano che andare in piscina sia rilassante. In realtà è un’attività spossante: bisogna saper gestire disagi, osservare divieti, valutare rischi. Forse vi divertirete, forse no. Di sicuro dormirete sonni profondi la notte.
Ci si sente sempre in difficoltà. Eppure usare i bagni pubblici può avere risvolti positivi. Può insegnarci a superare il pudore, a simpatizzare con il prossimo, ad aiutare il più debole. Persino a sviluppare la creatività. Ascoltare per credere.
Gestire le relazioni quando arriva l’estate è spesso molto complicato. Se lasci qualcuno, lui o lei penseranno che vuoi solo “divertirti”. E se ti sei appena fidanzato, a fare le vacanze insieme rischi tutto. A non farle insieme...
Materassi improvvisati, cuscini durissimi o morbidissimi, mancanza totale di intimità. Dormire fuori può essere un incubo, persino per i più piccoli. Eh sì, non è assolutamente detto che i pigiama party facciano felici!
C'è chi osserva i limiti di velocità, chi va troppo lento, chi troppo veloce. Chi è disinvolto nell'uso del cric, chi non sa nemmeno dove sia la ruota di scorta. Il nostro comportamento alla guida - soprattutto in autostrada! - dice molto del nostro carattere.
Se organizzi la festa troppo presto, puoi stare sicuro che la gente non si terrà libera. Se la organizzi troppo tardi, stesso problema. È risaputo che ai propri compleanni non ci si diverte: l’ansia che tutto vada bene, che gli invitati si divertano, che i bambini non si facciano male è sempre in agguato. Per non parlare del costo: animatori, clown, truccabimbi, e per i più grandi cambi d’abito, fotografo, dj set…
Ci vai per curarti, ma a entrarci hai sempre paura di ammalarti e ovviamente non trovi mai quello che cerchi. Certo, te lo ordinano per il giorno dopo. Ma se il giorno dopo fosse troppo tardi? E poi dai, possibile che tutti i farmacisti non riescano a parlare a voce bassa? Non è così piacevole sbandierare al mondo i propri problemi intestinali, per dire…
Arrivi in spiaggia e non hai prenotato il lettino. Come si fa? Già bisogna sopravvivere alla sabbia rovente, individuare persone fidate capaci di stendere uniformemente la crema solare sulla tua schiena, evitare gli schizzi, sopravvivere allo shock termico quando prendi il coraggio di tuffarti…E in più non hai il lettino?
È questione di personalità. Succede nello studio, nel lavoro, nelle relazioni, nelle amicizie e ovviamente al mare: sei capace di tuffarti? Puoi provare dagli scogli, dal pedalò, o anche solo dal bagnasciuga. Poi certo, a pochi metri da te potrebbe esserci il campione olimpico di doppio salto mortale e mezzo carpiato all’indietro, ma tu ricorda: l’importante è non spanciare!
Possibile che con tutti gli anni che lo studiamo a scuola, siamo sempre così imbarazzati quando dobbiamo parlare in inglese? Film in lingua con i sottotitoli, vacanze studio all’estero, esercizi davanti allo specchio… E poi a scuola italianizziamo anche le parole che sappiamo pronunciare per paura di venire sfottuti dai compagni!
È la grigliata più attesa e faticosa dell’anno. C’è chi si accolla l’organizzazione e chi si dimentica di ridarti i soldi. E il più temerario rimane sempre e comunque l’uomo della brace, che inevitabilmente sarà il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, ovviamente in solitaria, da quanto puzza di fumo…
La para di parlare al telefono è più forte di noi. Rispondo o non rispondo? Cosa mi vorrà dire? Ma se non rispondo e magari lui pensa che ce l’ho con lui? Se si accorge che non sono a casa come gli ho detto? Peggio ancora: se mi attacca un bottone di mezz’ora e non riesco più a uscire di casa?
È risaputo che siano una delle zone più erogene del nostro corpo. Eppure qualcuno si vergogna addirittura di mostrarli e arriva in spiaggia con scarpe e calze! Poi, certo, c’è chi li esibisce su vertiginosi tacchi 12…
Devi riuscire a trovare quello che cerchi, fare rifornimento alla guida di un carrello instabile, non urtare contro gli altri “concorrenti” e tanto meno contro gli scaffali che delimitano il percorso. E i nemici in agguato, come sempre, sono imprevedibili.
Va sempre così: ti armi di gavettoni e passi la giornata a rincorrere - e schivare! - amici e conoscenti, appesantito da un pranzo pantagruelico che maledici a ogni ricorsa. E per finire l’immancabile falò sulla spiaggia, sempre che la guarda costiera non arrivi a rovinare la festa…
Fare shopping comodamente seduto sul divano di casa sembra spesso l’opzione più comoda e veloce: un solo click e otterrai direttamente a casa tua l’oggetto desiderato. E allora perché si perde molto più tempo a comprare on line che a fare una vasca in centro?
Udite udite: la classica vacanza al mare, in albergo o in appartamento, è passata di moda. Volete mettere la soddisfazione di picchettare una tenda in alta montagna, fuggire la calura estiva in Norvegia o affrontare un cross country su van attrezzato da voi?
Accaparrarsi dei biglietti per un concerto non è semplice, lo sanno tutti: bisogna muoversi con largo anticipo e studiare un piano d’azione dettagliato. Ma non basta mica! A chi non è successo, pur avendo puntato la sveglia all’alba, di trovare il sito per le prenotazioni in crash?
A fine agosto si tirano sempre le somme: hai sfruttato bene le vacanze? Hai visto gli amici che ti eri ripromesso? Hai fatto le scampagnate tanto sognate? Hai finito i compiti delle vacanze? Ti sei preparato per la sessione di settembre? Chissà come, l’estate non porta mai ottimi risultati…
Chi nella vita non ha pensato di iscriversi in palestra? Certo, una cosa sono i buoni propositi, un’altra affrontare inermi e inesperti un ambiente forgiato dalla cultura dei pesi massimi. Eh già… Quanti sacrifici siete disposti a fare voi, per mettervi in forma?
Può generare nervosismo, malessere e situazioni di imbarazzo. Eppure fa parte della vita di tutte le donne. Guai però se un uomo si permette un commento a riguardo, soprattutto “in quei giorni”.
Quando la mattina dopo hai un appuntamento importante, è facile che tu non riesca ad addormentarti. E non per l’appuntamento in sè; perchè affidare il proprio futuro a una sveglia non concilia certo il sonno.
Ci sono primi giorni e primi giorni. Un conto è tornare sui banchi di scuola quando sei in seconda, in terza, in quarta… Ma quando devi incontrare per la prima volta nuovi compagni di classe?
Quando presti un vestito a un amico sai che la maggior parte delle volte non tornerà indietro, per lo meno integro. Ma come si fa allora a dire di no?
Organizzi una serata fuori con gli amici e si pone sempre lo stesso dilemma: chi guida? E non è solo questione di non poter bere un drink di troppo. Capita anche di dover scarrozzare sul sedile posteriore gente che osa contestare la musica che hai messo su.
Rinchiudersi in uno spazio vitale di un millimetro quadro non è mai piacevole. Tanto più se devi condividerlo con qualcun altro e non sei particolarmente espansivo. Per chi soffre di claustrofobia poi è la fine.
Non puoi farci niente. Certo, puoi evitare le maglie bianche, munirti di deodoranti performanti, lavarti con costanza appena ce n'è l’occasione. Ma se ti sudano le mani a un colloquio di lavoro?
Ce ne sono di belli e di brutti. Chi ci ragiona per mesi, chi se lo fa fare impulsivamente. C’è chi se ne pente, chi no. Osservando i tatuaggi di una persona, si possono capire molte cose. A volte, anche quanti anni ha.
Ognuno affronta gli esami a modo suo: ripassando tutto il programma la notte prima, affidandosi alla penna porta fortuna, facendo colazione sempre nello stesso bar. Di fatto, quasi nessuno sfrutta l’estate per prepararsi adeguatamente.
La para principale di andare in discoteca è come vestirsi. E non è solo questione di outfit. È piuttosto questione di sopravvivenza.
Ci disgusta di più vomitare o pensare di doverlo fare? Esistono dei trucchi per calmare uno stomaco in subbuglio? Ma soprattutto: funzionano?
Breve manuale di sopravvivenza ai commessi insistenti e manierati, come a quelli scorbutici e sbrigativi. Eh già, per trovare il capo giusto occorre tanta pazienza.
Costano sempre troppo, a volte sono rumorose e spesso devi condividerle con persone che non hai mai visto prima. Affrontare l’università come fuori sede richiede parecchie skills.
Studi, esperienze pregresse -che a volte non esistono- pregi e difetti. Già è difficilissimo scrivere il curriculum. Figuriamoci sostenere un colloquio di lavoro!
Mantenere i segreti non è semplice: che siano i nostri o quelli di un amico, tenere la bocca chiusa diventa quasi sempre impossibile. Così come non farsi scoprire.
Quanto pubblichiamo una foto o un video, quanto tempo impieghiamo per capire in quale siamo venuti meglio e per controllare che gli amici non abbiano occhi chiusi, doppio mento, o stiano magari flirtando con chi non dovrebbero?
Non è solo questione di imparare a cucinare o a fare la lavatrice. A un certo punto della vita arrivano responsabilità e domande imbarazzanti e impegnative. E di solito nessuno è mai pronto.
Avete presente le feste dove bisogna portare qualcosa da mangiare? Certo, puoi offrirti di pensare alle bevande, ma alle volte non hai scampo: devi cucinare.
Cadute, sbucciature, lividi, bruciature... Da bambini non ci facevamo quasi caso. Anzi, erano spesso motivo di vanto. E ora?
Scrivere un messaggio, scegliere un emoticon e soprattutto non inviare quello sbagliato… Sapere cosa dire e riuscire a interpretare attese e risposte… Tutte attività che fanno passare la voglia di avere relazioni personali.
Ebbene sì, anche fare un podcast sulle pare crea molte pare. Bisogna avere una buona idea, sviluppare ogni puntata, modulare la propria voce davanti al microfono. Eppure… È stata un’esperienza bellissima!