In questa puntata Passepartout effettua una ricognizione sull’architettura che ha contrassegnato gli anni del fascismo, ma non solo. Luoghi comuni per luoghi comunemente etichettati come espressioni di architettura fascista. Daverio si chiede se esista davvero una specificità architettonica che delinei gli anni del fascismo o si tratti invece di un retaggio culturale determinatosi negli anni successivi a quel periodo, in cui si è preferito indicare l’epoca del regime come parentesi storica. In effetti certe espressioni architettoniche che noi definiamo fasciste sono presenti anche in altre situazioni, per nulla inclini al totalitarismo e sorrette invece da solide istituzioni democratiche.