Roma, caput mundi, urbis et orbis della cristianità, capitale dell’Italia unita con l’intento mazziniano di superare nella modernità le pesanti eredità imperiali e del potere papale. Un sogno che fu anche architettonico e che il fascismo interpretò come sostanza scenografica del suo regime. D’altra parte, l’Italia, popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori, lo è forse pure di architetti.