Il Rinascimento è nuovamente protagonista di Passepartout. Questa volta Daverio racconta come nel corso del Cinquecento, l’epicentro sociale e artistico si sia andato collocando sempre più a Roma, in concomitanza con lo sviluppo del potere temporale dei papi, che trovava nell’attuazione del “nepotismo” la scelta necessaria per il rafforzamento economico e politico di alcune influenti famiglie dell’epoca: i Borgia, i Medici, i della Rovere, i Farnese. “Papi di buona famiglia”, appunto. Non più self-made-man o oligarchi veneziani come nel secolo precedente ma nipoti o “figli di”, esponenti di seconda generazione di selezionatissime elite.