Il 15 dicembre del 1999, mentre si discute la legge Finanziaria del primo governo D'Alema, Beniamino Andreatta viene colto da malore e in seguito da un'ischemia celebrale che lo fa entrare in coma. Per colui che è stato cinque volte Ministro della Repubblica Italiana inizia un calvario di sette anni. Andreatta, trentino di nascita e bolognese di adozione, da giovane professore di politica economica e finanziaria e allievo del cristianesimo sociale di Dossetti, diviene consulente economico del primo Governo Moro. Ma è nel ruolo di ministro del Tesoro del primo governo Forlani e poi confermato nel primo governo Spadolini che Andreatta compie uno dei passi che avranno maggiori conseguenze per la storia economica e finanziaria del nostro Paese: in accordo con l'allora governatore della Banca d'Italia, sancisce "il divorzio" tra quest'ultima e il Tesoro, una soluzione per arginare le modalità attraverso cui il sistema costruisce liquidità per autofinanziarsi in maniera drogata.
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Agostino Giovagnoli | Guest Star |