Il 3 febbraio 2018, Luca Traini esce di casa, sale in macchina e inizia a sparare ai migranti che trova lungo le strade della sua città. Ne colpisce sei. Ai poliziotti che lo fermano dopo due ore, mentre è avvolto nella bandiera tricolore, dice che l'ha fatto per rivendicare l'omicidio di Pamela Mastropietro, morta e fatta a pezzi pochi giorni prima dal nigeriano Innocent Oseghale. In questo clima di paura e tensione, si affacciano le elezioni politi-che. Tra i primi ad arrivare a Macerata c'è l'allora ministro dell'Interno Marco Minniti. «Quando una democrazia non risponde alla paura dei cittadini e lascia da soli i cittadini di fronte alla paura c'è il rischio che qualcuno si senta giustiziere, c'è il rischio che qualcuno pensi di poter interpretare quel sentimento di paura, pensa di potergli rispondere a quel sentimento di paura, e da qui nasce il gesto folle e terroristico».