Sembrava una valanga inarrestabile: settimana dopo settimana, testimoni, denunce, racconti scioccanti, tutte contro Sean Diddy Combs. Ma questa volta, qualcosa è cambiato. La difesa di Puff Daddy ha alzato la testa. Ha attaccato. Ha scavato nelle contraddizioni, ha mostrato foto, messaggi, silenzi. E ha iniziato a fare quello che sa fare meglio: instillare il dubbio. Testimoni chiave, ritenuti fino a ieri inattaccabili, oggi vacillano. Le loro parole messe in discussione, le loro intenzioni smascherate – almeno secondo la strategia di Combs. È la settimana in cui la storia ha smesso di essere scritta solo dall’accusa. Ma basterà per cambiare le sorti di questo processo? O siamo semplicemente nella quiete prima dell’ultima tempesta?