Fred Di Venanzio e i suoi picciotti arrivano al casolare, ma è troppo tardi: Dario e Assunta sono morti e Rodolfo e i suoi uomini sono andati a rifugiarsi nel bordello gestito da Mimì. Donna Rosangela cade in uno stato di depressione per via della morte dei figli. Infatti al funerale di Dario e Assunta, tutti i capimafia si chiedono chi ora si occuperà degli affari della famiglia Rocca. Grazie all'aiuto di don Raffaele, Carmela si rifugia nel casolare di Mascalucia dove abita Tonio e i due iniziano a fare amicizia. Subito dopo Tonio incontra la giudice De Santis per dirgli che Rodolfo vuole mettere in piedi un traffico di droga ma la cupola mafiosa non è d'accordo. Inoltre lui gli chiede una foto di Di Venanzio ma lei scopre che l'unica che esiste è stata rubata dagli archivi della procura. Intanto Rodolfo chiede a Karim altro tempo per trovare i 5 miliardi di lire che gli deve per l'acquisto di un carico di droga, ma il libanese gli concede solo una settimana di tempo, oppure lo ucciderà. Durante una riunione della cupola mafiosa, Tonio propone un'idea per avvicinare Rodolfo: fingersi interessato al carico di droga e tenersi in contatto con Karim attraverso l'avvocato Vasile, promettendogli i 5 miliardi. Però Rodolfo scopre che c'è un altro acquirente e, credendo che l'interessato sia Vasile, lo fa uccidere da Fortunato. Nel frattempo Tonio e Carmela s'innamorano. Ma lui incontra Fred Di Venanzio, che gli mostra una foto dove appare parzialmente suo nipote e scopre che Carmela non è altro che la sorella di Rodolfo, l'assassino del fratello Santi e di suo figlio. Per questo la caccia di casa, rimandandola da don Raffaele. Tornato dopo essersi ubriacato, Tonio si consola con la De Santis e i due finiscono a letto insieme. Donna Rosangela si confessa a don Raffaele e gli rivela gli orrori a cui ha assistito nella sua vita. Il parroco le consiglia di collaborare con la giustizia e lei acconsente, per farsi così uccidere dalla mafia per la di