Quante tipologie di madre esistono? Tante. Una ad esempio è Maria, la madre di Gesù. Poi ci sono le due madri descritte nella celebre parabola di Re Salomone, letta dalla voce di Anna Bonaiuto. Poi la madre coccodrillo, descritta dallo psicoanalista Jacques Lacan, la madre che divora il figlio e lo tiene stretto tra i denti. E quella che percepisce la maternità come un handicap, un ostacolo alla realizzazione di sé o una minaccia alla propria femminilità. È il caso del personaggio interpretato da Ingrid Bergman in "Sinfonia d'autunno", capolavoro cinematografico di Ingmar Bergman. Madre di due figli è l'attrice e scrittrice Carla Signoris, che racconta la sua storia in un'intervista.
Un tempo i padri mettevano le mani addosso ai figli. Lo facevano per educarli e per impartirgli una lezione. Lo spiega senza peli sulla lingua il padre intervistato ne "I bambini e noi", storica inchiesta Rai di Luigi Comencini del 1970 con la quale si apre la seconda puntata di Lessico famigliare. Che cosa resta del padre, dopo la scomparsa del padre? C'è il padre capace di conservare il fuoco, cioè il senso, la testimonianza, e di lasciarlo in eredità nelle mani del figlio. Ed è il padre raccontato ne "La strada", capolavoro letterario di Cormac McCarthy, delle cui pagine dà una grande e intensa interpretazione l'attore Alessio Boni. In questa puntata Michele Serra racconta in una breve e schietta intervista chi era suo padre e chi è stato lui come padre.
La condizione di figlio è la condizione costitutiva di ciascun vivente. Nella straziante lettera che Giacomo Leopardi scrisse al padre Monaldo, qui letta da Alessio Boni, un figlio si rivolge al padre, volendo mettere in discussione quel piano di famiglia, cioè quei progetti famigliari e paterni sulla sua esistenza che lo hanno condizionato e gli hanno impedito di essere ciò che avrebbe desiderato essere. All'origine, nel primo tempo della sua esistenza, il bambino non ha soltanto bisogno del seno, ma anche del segno, cioè dell'amore e del linguaggio amoroso della madre e del padre. In assenza di ciò, il bambino non è in grado di sviluppare un linguaggio e un rapporto col mondo in generale. Il secondo tempo della vita del figlio è l'adolescenza, la giovinezza. Esigenza di viaggio, spazi aperti, sperimentazione, di libertà. Quello stesso desiderio incarnato dal protagonista di una scena della celebre pellicola "Billy Elliott", riproposta nella puntata. L'essenza del figlio si mostra anche in un celebre racconto biblico, quello del figliol prodigo, e nelle pagine di "Nemesi" di Philip Roth, interpretate sempre da Alessio Boni. E qual è il senso profondo dell'eredità che ci viene trasmessa dai nostri genitori? Ne parla, in un'intervista, la chef Antonia Klugmann.
Le immagini di "Gianburrasca" e del film "The Wall" propongono, a differenti livelli, un modello di scuola autoritaria tradizionale oggi tramontato. Come è tramontato un certo tipo di autorità. Chi è l'insegnante? È colui che riesce a fare chiarezza, con il proprio linguaggio e il proprio corpo, sui concetti più complessi, riuscendo così a trasmetterli. È il compito in cui Benigni è riuscito in modo eccellente spiegando al grande pubblico i passi più complessi e avvincenti della Divina Commedia. L'insegnante è colui che riesce a dirci che non tutto può essere compreso, afferrato; è colui che ci mostra i limiti del sapere. Il maestro è Socrate, che insegna non il sapere in sé, ma l'amore in sé per il sapere, accendendo in noi il desiderio di sapere. Insegnante è il protagonista del romanzo "Stoner", di John E. Williams, letto da Anna Bonaiuto. Insegnante lo è stato per una vita intera Roberto Vecchioni, intervistato da Lessico Famigliare.