Testimone inconsapevole" è il primo romanzo di Gianrico Carofiglio. Con esso, per la prima volta, le tortuosità procedurali del processo italiano sono state piegate a peripezie di legal thriller: l'avvocato Guerrieri irrompe sulla scena narrativa abbandonato dalla moglie, nauseato dal lavoro e sopraffatto da ansia e panico. Ma incrocia due figure attraverso le quali inizia la sua risalita: Abdou, ambulante senegalese accusato dell'omicidio di un bambino, e Margherita, che con semplicità e leggerezza entra nel suo condominio e nella sua vita. Per il primo romanzo, "Testimone inconsapevole" (definito da Corrado Augias "uno dei migliori gialli legali uscito in Italia" e giunto alla ventiseiesima edizione), ha vinto alcuni premi letterari: XXVI Premio Città di Chiavari, Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo, Premio del Giovedì Marisa Rusconi, Premio Rhegium Julii e Premio Fortunato Seminara-Opera Prima. Nella trasposizione dal romanzo al film tv ritroviamo una storia avvincente, ambientata in Puglia, che racconta le vicende professionali e private dell'avvocato Guido Guerrieri, personaggio poliedrico e accattivante, che si troverà ad affrontare un caso a prima vista impossibile. Guerrieri non è un eroe, ma un uomo comune, alle prese con i suoi bivi esistenziali e professionali: appare come un misto di coraggio e di vigliaccheria, di ironia e di pessimismo. Mentre cerca di difendere i suoi assistiti, combatte contro le sue inquietudini e le sue debolezze rivelando, nei momenti di difficoltà, capacità straordinarie. Un protagonista dunque non infallibile che inizialmente conosciamo in una fase cruciale della sua vita. Nella prima parte di "Testimone inconsapevole" Guido vive una profonda crisi: è stato lasciato dalla moglie e viene di tanto in tanto travolto da attacchi di panico. Sarà un caso legale a fargli trovare la forza di reagire. Accetta infatti di difendere un venditore ambulante senegalese, accusato di aver rapito e ucciso un bambino. Guid