Pensiamo di solito alla migrazione come allo spostamento di persone in fuga da regimi autoritari verso l’Occidente. Ma se a migrare fosse quella stessa gente che siamo abituati a pensare al sicuro nelle proprie case? Immaginiamo: siamo a fine anni 20, inizio anni 30. Una famiglia americana originaria dell’Oklahoma cerca di raggiungere la California per sfuggire alle conseguenze di una siccità impietosa: i campi che coltivava sono andati distrutti e le banche si sono appropriate dei suoi beni. Che accoglienza riceverà questa famiglia dai suoi stessi connazionali?