Quando il cadavere del giovane Ettore Frediani viene ritrovato sul greto del Tevere, tutti pensano si tratti di suicidio.Suo padre Valerio, ex poliziotto con alle spalle molti errori come uomo e come genitore,è distrutto dal dolore.Così come la sua ex moglie Francesca,che lo accusa di quanto accaduto al figlio,al quale era a lungo mancata la figura paterna.
Valerio indaga per capire chi fosse in servizio la notte della morte di Ettore, ma si scontra con l’astio del nuovo commissario capo, Tom, che lo ritiene un corrotto. Solo grazie a Luigi, uno dei pochi colleghi che ancora lo stimano, Valerio scopre che il foglio dei turni delle volanti è sbagliato e che la telefonata della testimone al 112 è misteriosamente sparita.
Mentre il pc di Ettore viene fatto analizzare dalla Polizia Postale, Sara identifica la coppia di punkabbestia. Valerio li rintraccia in una comunità di recupero,dove la ragazza racconta che Ettore non si è lanciato nel fiume, ma è stato gettato in acqua da due uomini; oltretutto di sabato e non di venerdì, al contrario di quanto dichiarato nel verbale. La giovane però non ha intenzione di identificare i colpevoli e quando Valerio insiste l’altro punkabbestia lo colpisce facendogli perdere i sensi. Quando riprende conoscenza i due si sono dileguati,ma un’altra brutta notizia lo attende: il pc è sparito e qualcuno ha pubblicato il diario in cui Ettore accusa apertamente suo padre di averlo abbandonato.Valerio sospetta che il diario sia falso e faccia parte del depistaggio. Gianni accorre in suo aiuto.
La scarpa che Valerio ha rinvenuto in riva al Tevere in realtà presenta tracce di un altro luogo.Come gli spiega l’ex-collega della scientifica,Alessandro,Ettore potrebbe essersi trovato in una delle cave di travertino di Tivoli.Valerio chiede ad Arturo,agente in pensione dell’unità cinofila,di accompagnarlo insieme al segugio Gandalf.In uno specchio d’acqua nella cava trova una maglietta appartenuta a Ettore e,sopraffatto dall’emozione e dalla fatica,ha un infarto.Contro il parere di tutti,Valerio continua le indagini: grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza,scopre dei movimenti sospetti di un furgone intorno al luogo del ritrovamento del corpo, avvenuti proprio la notte della morte di Ettore.
Valerio, introducendosi negli uffici della PGS, società di vigilanza privata proprietaria del mezzo che ha scari cato il corpo di Ettore sul lungotevere, identifica quelli che potrebbero essere gli esecutori materiali dell'omicidio. Vengono intanto arrestati dalla polizia due presunti colpevoli, cittadini cinesi con precedenti per contraffazione di merci. Ma Valeri o non è affatto convinto: si tratta dell'ennesimo depistaggio.
Valerio scopre che suo fratello Gianni sa più di quanto non voglia far credere ed è probabilmente coinvolto nella morte del nipote. Pedinandolo scopre l'esistenza di una società immobiliare collegata a molte altre società estere: una di queste si chiama "Difrinae Ltd" (anagramma di "Frediani"), con sede a Londra, dove Gianni ha comprato una casa al figlio