Giovanni vive in miseria con la moglie e il figlio adottivo Erricuccio, quando, nel giro di poche ore, la fortuna bussa due volte alla sua porta. Prima, si tratta di guadagnare una piccola somma legittimando un giovane, figlio di ignoti, che intende sposare una ragazza di ricco casato; poi, si tratta di un’ingente eredità, che andrà a Giovanni, però, solo nel caso che non abbia figli. Se accetta la prima, perderà la seconda. Una serie di comicissimi incidenti ingarbuglia l’intreccio fino alla conclusione, amara e paradossale. La fortuna, specialmente quella con la effe maiuscola, si paga e alla fine il protagonista sarà costretto a un “sacrificio” per goderne i benefici. Scritta nel 1942 da Eduardo e Armando Curcio, la commedia fu un grosso successo dei De Filippo.