La dedollarizzazione, l’abbandono del dollaro come valuta di scambio nelle transazioni commerciali e finanziarie internazionale da parte dei BRICS, cioè Cina, Russia e India, sembre essere cominciata. Ma il dollaro è espresso dagli Stati Uniti, l’economia e l’esercito più forti del mondo, la moneta non è solo carta o banconota, ma potenza politica e geopolitica. Provare a inserire le rupie, i rubli, o lo yuan cinese dei mercati globali per sostituire il dollaro è un rischio enorme, ma è vero che la necessità politica di Xi Jinping, Vladimir Putin e Narendra Modi esiste, ma se vogliono combattere il potere economico e finanziario americano o occidentale allora dovranno fare una gran fatica. Petrolio, borsa, materie prime, industrie, le loro stesse valute, inflazione o deflazione a parte, rischiano dei seri danni. Chi lo sa, un domani forse?