È il 24 febbraio 1987, in via Levanna 35, quartiere romano di Montesacro, a casa della famiglia Aprile si presenta uno sconosciuto, con una scusa entra e uccide Cristiano, un bambino di dodici anni. Con un coltello ferisce gravemente la madre e la sorella maggiore. Al momento del delitto il padre e l’altro fratello non si trovavano in casa. Le indagini, coordinate dal capo della squadra mobile Rino Monaco, si dirigono in un primo momento verso gli studenti di Valerio Aprile, padre del bambino e insegnante di elettrotecnica ipotizzando una possibile vendetta nei suoi confronti. L’identità dell’assassino, come del resto il movente, restano a tutt’oggi un mistero.