Francesca Rapisardi, che vive a Palermo negli anni Trenta del 600, è per tutti come “La Sarda”. Professione: avvelenatrice. La donna vende sieri letali per uccidere nemici, amanti perduti, sposi indesiderati. In molti fanno ricorso ai suoi “servizi”. Scoperta e poi catturata dalle autorità dopo una serie di morti inspiegabili, la donna viene messa a processo e condannata a morte. Viene giustiziata il 16 febbraio 1633, a piazza Marina, davanti a una folla numerosa: la città, per l’occasione, decide di allestire addirittura degli spalti di legno per favorire la visione. Peccato, però, che dopo Francesca le morti non si fermeranno…