Firenze, 26 aprile 1478, mentre nel Duomo si celebra la Messa, i Pazzi, a capo di una congiura che vuole eliminare i Medici, entrano in azione assieme ai loro complici. Giuliano de' Medici, fratello minore di Lorenzo, viene assassinato, ma il Magnifico riesce a salvarsi. Tutto si risolve in poche ore: tra cacce all'uomo per, linciaggi e giustizia sommaria, il fallimento del complotto determinerà l'assetto politico dell'Italia quattrocentesca, fino al suo epilogo: un'impiccagione immortalata da Leonardo.
Firenze, primavera del 1478: la famiglia dei Pazzi organizza un congiura per togliere alla famiglia rivale dei Medici il dominio sulla città. La congiura fiorentina è un intrigo internazionale che vede coinvolti il Papa Sisto IV, il Re di Napoli, il Duca di Montefeltro. L'obiettivo è togliere di mezzo in un colpo solo Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano, ma il piano, preparato per mesi, va cambiato in corsa, molti dettagli non vanno per il verso giusto.