L'oceano non si sfida, si chiede permesso e si spera che ti lasci passare. Il navigatore italiano più conosciuto nel mondo Giovanni Soldini, con il suo modo scanzonato di raccontare, descrive il suo rapporto con il mare. Ricorda quando sulle spiagge non c'era la plastica, rivela cosa si prova a fare il giro del mondo in solitaria. Una chiacchierata con un marinaio che soffre perché il mare è ancora visto come una terra di nessuno dove tutti possono fare più o meno quello che vogliono, e si entusiasma quando parla degli incredibili passi avanti che ha fatto la tecnologia, per barche più sicure e soprattutto più ecologiche. Ricorda anche quando ha salvato la sua amica e avversaria di regata, Isabelle Autissier, perché per lui la prima legge del mare, ma anche la prima legge culturale e morale di qualsiasi marinaio, è che se qualcuno è in difficoltà, va sempre aiutato. Una legge non scritta che dovrebbe essere alla base delle scelte politiche di tutte le democrazie più avanzate del mondo.