Ivan in carcere è preso di mira da tutti i detenuti che in coro gli cantano anche una canzone: Domani è domenica, tagliamo la testa a Menica, Menica non c'è, tagliamo la testa al Re, il Re è malato, tagliamo la testa al soldato, il soldato è babbeo, tagliamo la testa a Ivan Di Meo. Platania manda al sicuro Rosi in una masseria in campagna. Intanto Fiamma viene sospesa dal servizio perché la polizia non ha ritrovato sulla nave l'arma di Pinna. In carcere Iacuzzi tenta di uccidere Di Meo ma intervengono le guardie. Rosi viene ricercata dalle famiglie Manzella e Zagaria perché deve restituirgli i soldi. Sandro e Luca scoprono che un bambino ha preso la pistola di Pinna sulla nave. I due recuperano così l'arma e Fiamma viene reintegrata in servizio perché si è trattato di legittima difesa. Il laboratorio analizza un frammento osseo della madre di Lipari e il DNA di Antonio Colonna ma i due non coincidono: l’uomo arrestato sulla nave non è Gaetano Lipari. Claudia capisce così che il vero Lipari era Montero. Quest'ultimo intanto evade dagli arresti domiciliari con l'aiuto di De Silva, dirigendosi verso un aeroporto privato. Sandro e Luca li inseguono ma non riescono a raggiungerli perché Lipari spara a una ruota della loro vettura. De Silva, non riconosciuto dai due poliziotti, ospita Lipari in una villa al mare. Ora De Silva deve recuperare il PC di Lipari all'ufficio reperti della Questura. Intanto Claudia e Sandro perquisiscono l'abitazione di De Silva e trovano il fascicolo dell'attività da infiltrato di Di Meo che viene così scarcerato. In seguito va a recuperare il PC ma la Duomo lo ha sostituito con uno dotato di localizzatore. Platania, fidato di Rosi, fa il doppio gioco e incontra così Manzella per discutere dell'attentato da fare a Rosi. Platania avvisa Rosi, che il giorno dopo, alla partenza, si veste uguale alla sua cameriera Aneta alla quale fa indossare il proprio ciondolo. Aneta dovrà guidare l'auto all'aeroporto e i mafiosi, pen