Siamo a Brescia. Qui vive Manuela, 35 anni, impiegata al Caf. E' proprio sul posto di lavoro che conosce Fabrizio, 48 anni, sposato, padre di 2 figli. L'uomo però si presenta a Manuela come separato. E' una menzogna. Una delle tante che racconterà alla ragazza nei tre anni di relazione. La storia fra Manuela e Fabrizio è clandestina e poggia sulle continue promesse di lui che un giorno tutto sarebbe stato vissuto alla luce del sole. Così l'uomo costruisce un castello di bugie che alimenta giorno per giorno. In realtà porta avanti due vite parallele. Il 28 luglio 2018, dopo l'ennesima discussione per le menzogne raccontate da Fabrizio, Manuela viene uccisa. Prima la tramortisce, poi le taglia la gola. Occulta il cadavere in una vasca di accumulo di liquami a poche decine di chilometri da casa. Dopo aver compiuto il delitto, l'uomo parte insieme alla moglie e ai figli per una vacanza in Sardegna. Al suo ritorno, quando il quadro indiziario sarà chiaro, viene arrestato e condannato a 16 a