Nicola, Ciccio, Gianvittorio, Nano e Cesarino, in questa puntata – la seconda tratta dallo spettacolo Liberi tutti - incontrano il teatro. All’oratorio affrontano Brecht e provano a gestire il loro corpo. Tutto va bene fino a quando lo sguardo di Don Bernardo non cade sulle calzamaglie. La 'vanguardia' va bene, ma fuori dalla parrocchia. "Anch’io – racconta Marco Paolini – come il mio alter-ego Nicola, ho cominciato a fare teatro all’oratorio. All’inizio ho fatto Brecht, poi ho fatto teatro con i gesti. A parlare ho imparato dopo, perché ero stonato". "Il capodanno del 1969" è quello della prima sbornia, e nel ricordo sa di sangue e champagne.