Il 21 settembre 1990 Rosario Livatino, un giovane magistrato di 38 anni in servizio presso il Tribunale di Agrigento, viene barbaramente ucciso mentre si reca al lavoro. È l’ottavo giudice a cadere in Sicilia sotto i colpi della malavita organizzata. “La Grande Storia Anniversari” propone in onda “Rosario Livatino. Un giudice di frontiera”: una puntata che ricostruisce la storia di Rosario Livatino e la guerra di mafia scatenatasi negli anni Ottanta, con l’emergere del fenomeno criminale della cosiddetta Stidda, organizzazione contrappostasi a Cosa Nostra in uno scontro che ha causato oltre 200 morti, coinvolgendo i principali centri della provincia agrigentina, da Palma di Montechiaro a Porto Empedocle, fino a Racalmuto, il paese natale di Leonardo Sciascia. Tre anni dopo, il 9 maggio 1993, Karol Wojtyla, in visita pastorale nell’agrigentino, pronuncerà parole di fuoco contro la mafia durante la sua omelia nella Valle dei Templi: poche ore prima il pontefice aveva incontrato i genitori del giudice assassinato. La risposta di Cosa Nostra, non tarda ad arrivare: prima con le bombe di Roma alla Basilica di San Giovanni in Laterano e alla chiesa di San Giorgio al Velabro, poi con l’omicidio di Padre Pino Puglisi, parroco nel quartiere palermitano di Brancaccio. La puntata è introdotta da Paolo Mieli. Tra gli intervistati, i giornalisti Franco Castaldo, memoria storica della mafia agrigentina, e Attilio Bolzoni.