Il racconto di quel maledetto sabato d'agosto parte dalle storie di tre persone coinvolte a vario titolo nell'attentato: Paolo, figlio dell'impiegata di stazione Mirella Lambertini, morta nella strage; la sopravvissuta Marina Gamberini, anche lei impiegata, sepolta per ore sotto le macerie e, una volta estratta, diventata il volto della tragedia; la testimone Anna Pizzirani, madre di una bambina ferita nell'esplosione, e oggi Vicepresidente dell'Associazione Familiari della strage del 2 agosto. Le loro testimonianze non si limitano soltanto al racconto della bomba in stazione ma gettano nuova luce sugli eventi che si sono svolti in seguito: la solidarietà della città di Bologna, la partecipazione ai processi, la costituzione dell'Associazione familiari delle vittime dell'attentato, la prima associazione in materia in Italia, il senso che ha ancora oggi ricordare la strage. Lo speciale "Bologna, 2 agosto 1980: la strage" racconta anche le indagini che porteranno i magistrati bolognesi a condannare gli esecutori materiali, con una sentenza poi ribadita anche dalla Corte di Cassazione il 23 novembre 1995. Un doveroso omaggio a chi non ha mai smesso di chiedere continuamente verità e giustizia, come l'Associazione familiari delle vittime, la città di Bologna, le sue istituzioni e i suoi cittadini, da sempre presenti in piazza Maggiore ogni anno, il 2 agosto.