La sera del 22 aprile 2016 nello storico quartiere della Sanità a Napoli, una pioggia di proiettili si scatena all'interno di una sala da biliardo a quell'ora piena di ragazzi e bambini. A terra resta un morto, Salvatore Vigna, un ferito grave, Giuseppe Vastarella, e altre tre persone vengono colpite da pallottole vaganti. Nella storia criminale della città verrà ricordata come "la strage delle Fontanelle". La lunga scia di sangue ricostruita dalle indagini porta ad una guerra fra clan. Accusati di essere gli autori della strage, nel processo davanti alla Corte di Assise di Napoli, sono il giovane capoclan dei Barbudos, Antonio Genidoni, la moglie, la madre e altri due giovanissimi, Emanuele Esposito e Alessandro D'Aniello.