È un'afosa mattina di fine luglio 2015 quando i Carabinieri si presentano a casa di Mauro Guerra, un ragazzo di 32 anni che negli ultimi giorni ha dato allarmanti segni di disturbo mentale. Cercano di convincerlo a recarsi in ospedale, per sottoporsi a dei trattamenti psichiatrici, ma il ragazzo si rifiuta. Inizia un braccio di ferro tra Mauro Guerra e le Forze dell'Ordine, che si concluderà in modo tragico con la fuga del giovane, mezzo nudo, per i campi, dove verrà ammanettato e poi, nel corso della colluttazione che ne segue, ucciso con un colpo di pistola dal Maresciallo Marco Pegoraro. Ma il maresciallo, oggi imputato, ha agito in uno stato di necessità, o ha abusato del suo ruolo?